Erika Noschese
Torrione ha la sua “Piazza del Cuore”. Nella mattinata di ieri si è tenuta l’inaugurazione della prima “piazza del cuore”, un progetto fortemente voluto dal consigliere di giovani salernitani-demA, Dante Santoro. Un progetto importante per diffondere la cultura della pre- venzione attraverso la diffusione in città di defibrillatori pubblici da usare in caso di emergenza.«Oggi è un traguardo importante per il quartiere di Torrione ma anche per la città di Salerno. Installiamo il primo defibrillatore pubblico, chiamandolo appunto Piazze del cuore per rimettere al centro del dibattito la parola prevenzione», ha dichiarato Dante Santoro. «Ricordiamo che oggi ha un doppio significato quest’iniziativa – ha aggiunto – perchè ricordiamo Antonio Ciccarelli, un giovane che ci ha lasciato troppo presto. Purtroppo, c’è sempre un drammatico dubbio che se ci fosse stato un defibrillatore avremmo potuto avere ancora con noi Antonio. Ringraziamo gli amici che hanno organizzato questo quadrangolare di calcio». L’acquisto del defibrillatore installato a Torrione, alle spalle della chiesa Santa Maria ad Martyres è stato possibile grazie al I memorial Antonio Ciccarelli, donato intera- mente dalla raccolta fondi. Secondo step sarà una formazione, realizzabile sempre grazie a quest’iniziativa. 15 residenti della zona e frequentatori della parrocchia saranno impegnati in un corso di primo soccorso per l’utilizzo del defibrillatore. All’inaugurazione della piazza del cuore era presente anche la signora Lucia, la zia del giovane Antonio, morto prematuramente nel mese di settembre a causa di un infarto. Acquistare questo strumento salva-vita è stato possibile solo grazie agli amici ed ai parenti del giovane salernitano che hanno così organizzato il primo memorial Antonio Ciccarelli. «È un passo importante per la nostra città sperando si sensiblizzi chiunque dovrebbe adoperarsi per permettere l’installazione dei defibrillatori, senza dover attendere eventi tragici per intervenire», ha dichiarato la signora Lucia. «E’ importante avere defibrillatori nelle piazze ma è necessario che ne siano dotate le ambulanze. Il primo soccorso è fondamentale e se arriva un’ambulanza sprovvista di defibrillatore possono verificarsi queste tragedie. Purtroppo, è stata una fatalità ma forse si poteva fare qualcosa perché Antonio è andato in arresto dopo 15 minuti e se fosse stato subito rianimato forse non sarebbe successo», ha poi aggiunto.