di Erika Noschese
Il muro della gentilezza sbarca anche a Salerno. L’idea nasce da due giovani salernitani, Carlo e Mario Turchino, entrambi tatuatori di professione con un grande cuore, tanto da scegliere di aiutare i più bisognosi soprattutto in questi giorni in cui il freddo pungente inizia a farsi sentire. Il muro della gentilezza, situato a Pastena in via Sichelmanno, consiste nel lasciare maglioni e cappotti a disposizioni di quelle persone che vivono in una condizione di disagio. E a Salerno, di cosiddetti invisibili, ce ne sono tanti, forse troppi. In poche ore, molti dei vestiti sono stati recuperati ma tante sono le persone che hanno scelto di donare il loro abbigliamento, in maniera totalmente anonima. «Forse non capiranno ma sono stato io felice nel vedere quelle persone umili prendere ciò che poteva servirgli ed altre persone lasciare abbigliamento al muro della gentilezza – ha detto Carlo Turchino attraverso i suoi canali social – Un grazie in particolare va a Gianluca Calce per la disponibilità ed anche se c’erano un bel po’ di indumenti e rimasta poca roba». Turchino ha ringraziato poi tutte quelle persone che, in forma anonima, hanno voluto aderire all’iniziativa. Questa mattina tanti altri vestiti saranno lasciati dinanzi al muro della gentilezza. «Anche cappelli, guanti e sciarpe sono ben accetti», ha poi spiegato Carlo Turchino, invitando la cittadinanza a partecipare perché, dice, «anche i piccoli gesti, fatti con il cuore, danno piacere prima a sé stessi e poi agli altri». Parla, invece, di una presa di coscienza Mario Turchino, anch’esso tra gli ideatori dell’iniziativa che, in altre zone della provincia di Salerno, è già stata fatta: «questa iniziativa vuole essere una presa di coscienza per una solidarietà apparentemente spicciola ma che rimuove sentimenti umani di condivisione. In due giorni io e mio fratello abbiamo avuto un riscontro umano notevole ma come al solito anche l’ipocrisia e il menefreghismo si sono fatti avanti, forse abbiamo infastidito il perbenismo di alcuni condomini che hanno invocato l’amministratore a farci rimuovere gli indumenti. Forse ai loro occhi li considerano sporchi e non adatti. Mi raccomando a Natale e a Pasqua auguriamoci una felice vita. grazie a tutti della condivisione». Parole forti quelle pronunciate da Mario che lasciano intendere l’opposizione dei condomini che avrebbero chiesto all’amministratore di condominio di procedere con la rimozione degli indumenti. Una scelta tutt’altro che felice che dimostrerebbe, se confermata, quanto la città di Salerno abbia ancora tanto da imparare in termini di solidarietà e aiuto ai bisognosi. E sui social, di fatti, si sono sprecate le polemiche tra chi loda l’iniziativa e invoglia la cittadinanza a seguire il buon esempio e chi, invece, suggeriva di utilizzare uno stand per non imbrattare i muri. Di certo c’è però che due giovani ragazzi salernitani hanno scelto di donare il loro tempo – e i loro vestiti – agli invisibili della città perché, si sa, fare del bene non può mai essere considerato un errore.