di Cosmo Nicolino
È il 16 settembre del 2023 e sulla sabbia del mare di Paestum si sta svolgendo il matrimonio tra Oscar e Davide. Paestum ha già fatto da ambientazione a matrimoni omosessuali negli scorsi anni, e ad incantare l’atmosfera questa volta è stata la natura che ha creato una cornice che custodirà per sempre l’amore di questi due uomini. Siamo sulla spiaggia del Lido Dum Dum – da sempre affermato come il lido dell’amore libero – al tramonto e a fare da testimone abbiamo il mare, eterno custode delle promesse che due uomini che si amano si sono scambiate. L’unione tra Oscar e Davide simboleggia molto più dell’amore che due persone possano provare tra di loro. Le unioni civili in Italia sono possibili grazie alla proposta dalla senatrice Monica Cirinnà divenuta legge il 26 maggio del 2016. Con questa legge tutti possono scegliere di amare liberamente, di vivere con la persona che si è scelti senza la paura che la propria unione non sia riconosciuta dallo Stato. È stato un atto politico di notevole rilievo che ha chiesto altrettanta forza al nostro Parlamento in un mondo in cui ancora non siamo tutti liberi. Liberi di essere se stessi, liberi di amare, liberi di vivere privi di costrizioni che un mondo ormai lontano ci ha imposto. Oggi nel 2023 ci sono Stati nel mondo in cui non è prevista l’unione di persone appartenenti allo stesso sesso. Ecco, questa non è solo una sconfitta per lo Stato in oggetto, è una sconfitta per tutti noi, per tutti coloro che combattono affinchè ci possano essere gli stessi diritti per tutti. Oggi Oscar e Davide sono un esempio. Un esempio di forza che ci mostra quanto bisogna combattere affinchè possano essere tutti liberi di scegliere chi amare. È questo che si sono promessi al calar del sole, di impegnarsi tutti i giorni di amarsi, di rendere l’ultimo tentativo verso l’altro sempre il penultimo, di essere grati a se stessi per ciò che provano. Oscar e Davide sono diventati casa insieme ed insieme sono governati dalla più grande meraviglia dell’universo. Dall’amore. Quell’amore che i poeti decantano dall’alba dei tempi, quella forza che li ha spinti l’uno verso l’altro. Quella potenza che insieme li ha resi persone migliori. Perché questo fa l’amore, ti rende migliore. Migliore nel mondo, migliore verso l’altro. Ecco, loro hanno incarnato tutto questo, se lo sono detti, l’hanno pronunciato a voce alta affinchè potessero essere ascoltati. Hanno fatto tutto questo, e al tramonto dopo essersi presi per mano hanno affidato i loro sentimenti al mare, come a dire siamo eternamente nostri nell’infinità del mare. A gennaio 2023, il matrimonio ugualitario è permesso in molti Paesi del mondo (Andorra, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Cuba, Costa Rica, Danimarca, Ecuador, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Islanda, Lussemburgo, Malta, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Portogallo, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d’America, Sudafrica, Svezia, Svizzera, Taiwan e Uruguay) e nella componente europea del Regno dei Paesi Bassi, mentre nelle altre sue tre nazioni costitutive (Aruba, Curaçao e Sint Maarten) così come in Israele, anche non essendo il matrimonio disciplinato per legge, è permesso alle coppie dello stesso sesso coniugate altrove di registrare il proprio matrimonio.
Estonia e Armenia riconoscono i matrimoni omosessuali celebrati all’estero sotto alcuni aspetti. In altri Paesi, come Italia, Cipro, Croazia, Estonia, Grecia, Liechtenstein, Monaco, Montenegro, Repubblica Ceca, San Marino e Ungheria esistono discipline diverse dal matrimonio. La cosiddetta Legge Cirinnà (L. 20/05/2016 n. 76), dal nome della proponente, la senatrice Monica Cirinnà, Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze, permette alle coppie dello stesso sesso di registrare la propria unione alla presenza di un ufficiale di stato civile e da questo atto fare derivare una serie di diritti e doveri reciproci, morali e patrimoniali. La versione finale della legge fu tagliata rispetto al disegno originale che prevedeva, insieme a una serie di situazioni giuridiche simili a quelle previste per il matrimonio, il dovere di fedeltà tra i componenti dell’unione civile e la possibilità di adottare il configlio, sul quale tra le varie componenti non si trovò accordo. In corso di anno l’adozione del configlio fu ammesso attraverso un parere positivo della Prima Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione.