A Paestum la Bonaiuto e l’Orchestra Italiana - Le Cronache
Spettacolo e Cultura Musica

A Paestum la Bonaiuto e l’Orchestra Italiana

A Paestum la Bonaiuto e l’Orchestra Italiana

di Monica De Santis

Sarà la Nuova Orchestra Italiana fondata da Renzo Arbore ad aprire questa sera la rassegna Musica & Parole, nel prestigioso Parco Archeologico di Paestum, dove per volontà della nuova direttrice D’Angelo, tornano le aperture straordinarie serali con una serie di performance sospese tra musica, arte e cultura. A fare da cornice il Tempio di Nettuno… “Per noi questa serata è il nostro debutto ufficiale. Ed è un debutto che vale doppio, perché ci esibiremo in un luogo che custodisce la nostra storia, le nostre radici. Un luogo magico e ricco di fascino. Un luogo che ci ha accolti tanti anni fa insieme a Renzo e che ora ci vede ritornare con questa nuova versione dell’Orchestra Italiana, quella che proprio Renzo ci ha lasciato in eredità”. A parlare è la voce femminile dell’Orchestra Italiana Barbara Bonaiuto, che a poche ore dal concerto nell’area archeologica di Paestum si racconta e parla di questa nuova avventura… “Stasera offriamo al pubblico oltre due ore di spettacolo. Saranno una ventina i brani che eseguiremo. Tutte canzoni celebri della storia della musica partenopea, brani che il pubblico ci ha sempre richiesto ed ha sempre apprezzato la nostra esecuzione”. Voi avete cantato quasi tutte le canzoni più celebri della tradizione partenopea, ma c’è un brano che le piacerebbe eseguire? “Si, uno di Viviani, Bammenella. E’ un pezzo che trovo incredibile e che davvero vorrei poter inserire nel nostro repertorio”. La sua carriera è iniziata molto presto, quando ha scoperto che cantare sarebbe stato il suo mestiere? “Da ragazzina. Quando ho partecipato ad una piccola gara, spinta dai miei amici e l’ho vinta. Poi ho iniziato a cantare nei locali. Mi piaceva tanto e mi divertivo. Certo avrei voluto avere anche io una possibilità ma mai avrei pensato di riuscire ad arrivare a cantare nell’Orchestra di Arbore”. Eppure sua madre lo sognava o forse se lo sentiva? “Si è vero, mia madre una volta vide in televisione Arbore con la sua orchestra e vide Francesca Schiavo. Ricordo come se fosse oggi che mi guardo e mi disse, certo è brava, però lì potevi starci tu”. E poi alla fine lei ha preso il posto della Sciavo… “E alla fine ho preso il posto della Schiavo. Ed è stata per me una festa, ero così felice ed incredula al tempo stesso. Mai avrei pensato che Arbore potesse scegliermi. Non vi dico la gioia di mia madre appena avuta la notizia”. Ma com’è stato il suo incontro con Arbore? “Tramite un amico, che mi segnalò per un provino. Renzo è stato un grande maestro, una persona capace di dare davvero tanto e che continua a darci tanto”. Con l’orchestra italiana ha girato tutto il mondo, il ricordo più bello e quello più brutto? “Difficile a dire quale sia il ricordo più bello, siamo stati davvero ovunque. Forse quando siamo andati in Cina. Il ricordo più brutto invece è legato all’incidente che ebbe il giornalista Fabrizio Zampa. Era venuto con noi in tour e fu travolto da una macchina. Lo ritrovammo in una pozza di sangue, pensammo fosse morto, ma fortunatamente non fu così. Ecco quella scena forse è il ricordo più brutto”. Tornando al concerto di questa sera, canterà anche qualche nuovo brano? “No, al momento rimaniamo sui brani che abbiamo sempre eseguito insieme a Renzo. In futuro sicuramente inseriremo altre canzoni e qualche inedito scritto apposta per noi”. Sogna Sanremo? “Sanremo è sempre Sanremo. Sarebbe bello andarci con l’orchestra”