di Gino Liguori La notizia ha quasi del sensazionale: Genè Andria è il pool position per ottenere la delega ai Rapporti con l’Unione Europea. L’informazione è trapelata attraverso i canali ben informati della politica napoletana che fra non molto vedrà l’insediamento della nuova Giunta regionale. Val la pena ricordare che Genè Andria è già stato deputato del Parlamento Europeo e svolse un lavoro encomiabile presso la Commissione economica e monetaria. Fu anche membro effettivo della Commissione controllo e bilancio. Scelta migliore non poteva esserci: un ex parlamentare salernitano che nel campo della Economia ha saputo sempre mostrare la propria notevole preparazione. Genè Andria, dobbiamo comunque ricordare, ha svolto anche altri incarichi di prestigio, sia in politica che nella cosidetta società civile, e non pochi sono stati gli incontri con le autorità competenti dove sapeva illustrare momenti buoni e difficili della economia italiana, con sempre efficace spinta propositiva per la risoluzione dei problemi. Che dalla Regione Campania si punti ad un personaggio come Andria per i rapporti con l’Europa sta a dimostrare che le scelte vengono fatte con oculatezza e senso di reposabilità. Andria è stato sempre ai vertici di un istituto bancario, la Banca Andria, che a Giffoni Valle Piana ebbe la sua prima sede nel 1900, il cui fondatore era il Cav. Uff. Generoso Andria, persona dall’intelligenza viva e poliedrica negli interessi commerciali. In quella banca, Genè consolidò, dopo gli studi economici, il proprio bagaglio di competenze, competenze che lo hanno portato, oltre ad essere uno stimato professionista, ad avere anche una brillante carriera politica. L’incarico che dovrebbe andare a ricoprire è di vitale importanza per una regione che negli anni è stata spesso accusata di non sapere bene accedere e quindi spendere gli ingenti fondi che la comunità europea metteva a disposizione della nostra regione. La scelta cadrebbe su Andria proprio per avere una persona competente in economia e che conosce nei dettagli la complessa macchina della Unione Europea. “Non ho ricevuto alcuna comunicazione – ci ha detto Andria – ma è evidente che sarebbe una cosa che mi farebbe immensamente piacere. Il ruolo è delicato e di grande importanza per il bene di tutta la nostra regione. Dal canto mio posso dire di essere onorato del fatto che qualcuno abbia pensato a me, comunque vadano le cose. Conosco i meandri delle istituzioni continentali e la burocrazia della Commissione. Se verrò interpellato, sarò certamente pronto a dare il mio contributo”.
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