A Camerota si cerca Cenerentola - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

A Camerota si cerca Cenerentola

A Camerota si cerca Cenerentola

 

Questa sera, alle ore 21,45,  appuntamento al teatro all’aperto Kamaraton con il musical di mezz’estate messo in scena da “La meglio Gioventù”

 

Di OLGA CHIEFFI

Camerota verrà calata in quel particolare mood degli anni tra i Cinquanta e i Sessanta, periodo scelto per la rivisitazione della fiaba Cenerentola nel musical firmato dal Pooh Stefano D’ Orazio, che andrà in scena oggi, alle ore 21,45 sul palcoscenico del teatro all’aperto Kamaraton. E’ questo l’ormai abituale appuntamento di mezz’estate con il musical proposto dall’ Associazione “La Meglio Gioventù”, con il patrocinio del Comune di Camerota e il sostegno di un folto cartello di mecenati privati, che di anno in anno riesce a coinvolgere l’intero paese nella produzione di uno spettacolo, che si lascia godere e applaudire. Quest’anno, archiviata la produzione de’ La Sirenetta, dedicata ai più piccoli, la scelta è caduta su Cercasi Cenerentola, scritto da Saverio Marconi e da D’Orazio, che saluterà la regia di Lucrezia Pellegrino, presenta diversi elementi che ormai identificano l’impronta di quest’ultimo, due su tutti la raffica di battute ostentatamente caricate e la presenza di una protagonista femminile volitiva, un po’ ribelle, certamente non disposta a sottomettersi agli uomini, alla società, alla sorte che le sembra destinata. La storia si snoda, pur tra tante diversità, all’interno di paletti “entro e non oltre” i quali rimanere e andare, per essere fedeli agli avvenimenti così come sono radicati nell’immaginario collettivo, grazie all’evoluzione della originaria storia popolare attraverso Basile, dove Cenerentola-Zezolla diventa perfino assassina, Perrault, i fratelli Grimm, fino ad arrivare alla versione Disney. La cifra stilistica dello spettacolo, è quella della comicità sopra le righe: non potrebbe essere altrimenti con un Principe interpretato da Alessandro Magliano, che ribalta, da copione, il punto di vista della narrazione diventandone protagonista. Ci si trova così davanti ad una storia che, seppure adattissima ai bambini, non sembra essere rivolta specificamente a loro, come si potrebbe pensare, in cui il principe interagisce con gli spettatori creando uno sfasamento temporale. Abbattendo la famosa quarta parete, il 2017 irrompe negli anni Cinquanta, in diversi momenti dello spettacolo. Gli spettatori, per tutto il tempo della commedia, diventano il popolo di Microbia, il non meglio specificato minuscolo Regno tra il Danubio Blu ed il Mingardo. Tutto questo fa sì che la riuscita di alcune scene sia affidata direttamente al pubblico femminile “pescato” in platea dal principe: se la scelta è azzeccata si ride parecchio e si assiste a situazioni esilaranti. Per quanto riguarda l’aspetto vocale, la scelta è stata quella di non far cantare il principe, che si esibisce esclusivamente in pezzi rap. Da ascoltare e ricordare, il duetto d’amore, “Che notte stanotte” e la canzone “Colpo di fulmine”, cantata da Rodrigo, il maggiordomo saggio interpretato da Vincenzo Sgueglia, preparati dal Vocal Coach Teresa D’Alessandro. Tina Berardinelli sarà una Cenerentola dal giusto mix di forza, ironia, cui farà da contrasto il trio Avidoni che rappresenta uno dei punti di forza dello spettacolo: si tratta di Antima Magliano, la matrigna Velenia, Noemi Sgueglia, Anastasia e Emilia Volpe, Genoveffa. Non si è voluto cedere al facile cliché della cattiveria associata alla bruttezza: qui saremo, infatti davanti a tre belle donne, come vuole anche la versione dei fratelli Grimm. Nel ruolo della Fata, qui Clementina, c’è Roberta Nicolella, un po’ pasticciona, un po’ donna organizzatrice di vite altrui dal piglio deciso e sbrigativo, un po’ alla ricerca della sensualità. Completano il cast Giuseppe Cammarano, il simpatico cagnolino Gedeone trasformato in umano autista, Francesco D’ Angelo, il maggiordomo scansafatiche, Fabio D’Angelo il maialino, Domenico Mastrolonardo il cavallo, Vittorio Scarpitta la mucca, Gianmarco Ciociano la gallina, con la partecipazione speciale di Don Antonio Toriello, docente d’oboe del Conservatorio “G.Martucci” di Salerno, nonché parroco di Licusati, in qualità di speaker. Le coreografie di Emilia Volpe, ideate insieme a Cristina Pellegrino e Irene Bove, puntano sull’energia, i costumi sono firmati da Pina Mea, Valentina Ciccarino e Sabina Valiante, le scene di Tommaso del Gaudio e Sabina Valiante , supportato da Fabio D’Angelo, Anna Magliano, Tina Berardinelli, Vincenzo Sgueglia, Vittorio Scarpitta e Biagio Scarpitta, colpiscono per l’atmosfera incantata e sognante, con gli effetti speciali del team audio e luci, Master sound service, di Cristian Del Gaudio e Romeo Iannuzzi.