La realtà che hanno voluto raccontare non è stata la solita. Hanno voluto raccontare la rabbia di tanti giovani di un rione popolare di Salerno. La realtà di ragazzi arrabbiati, troppo spesso etichettati come “criminali” per una parola in diletto di troppo o un tatuaggio in più. Questo racconto, questo spaccato di vita vissuta, questa realtà diversa, ma per questo probabilmente ancor più autentica, è valso a Giovanna Testa, coadiuvata da Vincenzo Luca Forte e Antonio Scoppetta, del collettivo Gunpania, il terzo posto nel concorso indetto dalla trasmissione di Michele Santoro, Servizio Pubblico, “Generazione reporter. I pugni in tasca”.
5 giugno 2013
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