Resta, ancora una volta, il trasporto pubblico locale il nodo da sciogliere in vista della ripresa delle attività scolastiche anche in provincia di Salerno. Le lezioni dovrebbero riprendere il 14 settembre e anche a bordo dei mezzi pubblici sarà necessario continuare a rispettare il distanziamento sociale. Una norma essenziale per fronteggiare il rischio Covid ma, attualmente, il problema è che l’azienda Busitalia Campania sembra essere impossibilitata a rispondere alle esigenze dei cittadini. Ieri mattina, presso la prefettura di Salerno, si è insediato il “tavolo permanente” costituito dal Prefetto di Salerno Francesco Russo per affrontare il tema del trasporto pubblico locale in vista della prossima riapertura delle scuole e della necessità di riorganizzare i servizi di trasporto tenendo conto dell’incremento di passeggeri e nel rispetto delle misure anti-Covid tuttora vigenti per il contenimento del virus. Il confronto di ieri ha visto coinvolti tutti i principali interlocutori: la Regione Campania, rappresentata dal Presidente della IV Commissione regionale Trasporti Luca Cascone; il Comune e la Provincia e di Salerno con il Sindaco Vincenzo Napoli, accompagnato dal Comandante della Polizia Municipale Antonio Vecchione, e il dirigente del settore Viabilità della Provincia Domenico Ranesi; i vertici aziendali di Busitalia, Sita, Cosat e ScaiGruppo Buonocore, oltre alle Organizzazioni Sindacali di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Faisa- Cisal. Proprio i sindacati, infatti, nei giorni scorsi, hanno chiesto al prefetto Francesco Russo un incontro per fare il punto della situazione su emergenza Covid e trasporti pubblici. In un clima di serena collaborazione e con l’obiettivo comune di non lasciarsi trovare impreparati nelle prossime settimane, le aziende che gestiscono i servizi di trasporto e le sigle sindacali hanno espresso la comune preoccupazione dovuta all’incertezza per la ripresa delle attività didattiche. In particolare, è emerso che la provincia di Salerno ha fatto registrare, in tempi recenti, un notevole incremento nei flussi di studenti che si muovono quotidianamente, anche da province confinanti come l’area napoletana/vesuviana, in direzione degli Istituti scolastici e dei principali Atenei campani, con il raggiungimento, in tempi ante-Covid, della soglia di “pieno carico” sugli autobus. Pertanto, qualora le attività scolastiche/universitarie dovessero riprendere con le ordinarie modalità, potrebbero verificarsi delle difficoltà per le aziende nel soddisfare la domanda pienamente e senza disagi all’utenza. Al riguardo, il presidente Cascone, nel sottolineare come il tema sia oggetto di costante confronto in sede di Conferenza Stato-Regioni, ove si stanno formulando diverse ipotesi per consentire la ripresa in sicurezza delle attività didattiche – tra le quali la possibilità di avvalersi del “Noleggio con Conducente” (Ncc) per assicurare servizi di trasporto aggiuntivi, differenziare gli orari di ingresso/uscita nelle scuole, utilizzare dei “separatori” all’interno dei bus per rispettare il distanziamento sociale – ha assicurato la massima attenzione e disponibilità della Regione sull’argomento, preannunciando una prossima riunione con i gli Enti Locali, le Aziende e le Organizzazioni sindacali. Il sindaco Napoli, a proposito della diversificazione degli orari di accesso alle scuole, ha ampliato l’oggetto della discussione estendendolo anche agli orari di accesso agli uffici/luoghi di lavoro e alla necessità di conciliare i diversi aspetti per venire incontro alle esigenze dei nuclei familiari. “Noi ci troviamo ad affrontare un’emergenza sconosciuta perché la gravità dei problemi che giorno per giorno si vanno individuando, erano inesplorati nel passato – ha dichiarato il primo cittadino – Ci troviamo a dover gestire l’aspetto dei trasporti, fondamentale per la ripresa delle attività scolastiche”. Per il primo cittadino anche l’ingresso scaglionato a scuola potrebbe essere un problema, soprattutto per i genitori che lavorano e, al momento, non resta che attendere le linee guida del governo centrale. Il Prefetto Russo, nel raccogliere i contributi dei presenti, ha sottolineato che “sin dalla ripresa delle attività produttive nella fase 2 dell’emergenza Covid, il tema dei trasporti ha rappresentato uno degli argomenti più complessi da affrontare. Ora, nell’imminenza del nuovo anno scolastico, occorre adottare tutte le misure necessarie a garantire una gestione controllata sia dei flussi di viaggiatori, attraverso l’introduzione di sistemi di prenotazione, sia degli orari di accesso alle scuole e agli uffici pubblici”. In attesa delle decisioni del Governo – ha concluso il Prefetto – il tavolo permanente istituito in Prefettura si riunirà nuovamente la prossima settimana, all’indomani dell’incontro in Regione, e sarà allargato alla partecipazione dei rappresentanti del mondo della scuola per avviare una interlocuzione congiunta finalizzata ad individuare le soluzioni più adatte al contesto della provincia di Salerno. “Le organizzazioni sindacali sono preoccupate sia del continuo e costante sovraffollamento all’interno dei mezzi pubblici sia per l’avvio dell’anno scolastico e accademico che è alle porte”, ha dichiarato il segretario della Cgil Gerardo Arpino che chiede di adeguare il trasporto pubblico locale alla fase emergenziale dettata dal Coronavirus. “Non si può pensare di iniziare l’anno scolastico con un ingresso non suddiviso degli orari scolastici”, ha aggiunto Arpino spiegando che al momento non è fattibile aumentare le corse, ragion per cui si ipotizza un rafforzamento delle corse con la Ncc, utilizzando anche dei separatori.
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