La musica rappresenta una compagna di vita che non mi abbandonerà mai, nemmeno nei momenti più bui. Per i ragazzi della mia età la musica è fondamentale: accompagna la maggior parte delle nostre giornate, tristi o felici che siano. Soprattutto durante la quarantena, la musica ha alleviato la nostra “solitudine”, colmandola di suoni che distraevano, anche se per poco, le nostre menti dall’emergenza che stavamo vivendo. La musica, più di tutto in questo periodo, ha unito le persone con i flash mob dai balconi: iniziativa così straordinaria che ha unito Paesi di tutto il mondo. Le strade, che nelle settimane di lockdown, erano invase dal rumore delle sirene di ambulanze, presto si sono trasformate in concerti, portando unità nazionale e spiragli di gioia in momenti drammatici. Personalmente le canzoni della playlist che hanno fatto da colonna sonora alla mia quarantena sono state “La vita breve dei coriandoli” di Michele Bravi, “Train on time” dei New Empire e “Coming Home” di Skylar Grey. Queste canzoni mi hanno aiutato a sopprimere quel senso di malessere sempre in agguato in tutto ciò che mi circondava, ricordandomi che la soluzione dei problemi non è mai scappare, ma, al contrario, quella di affrontarli a testa alta proprio come ha fatto l’Italia. La musica ha sempre fatto parte della vita degli uomini, nella gioia e nel dolore, quindi è giusto indire una festa in suo onore. Viva la musica, qualsiasi essa sia!
Simona Aprea (studentessa)