Papà ci ripensavo in questi giorni
da bambino alle lacrime che ho spese
ferite antiche sono aperte e accese
anche se in arte le sublimi e adorni
dì sado e masochista quando torni
a replicare tue paterne imprese
io ti ho sognato con le mani tese
per uccidermi e tu non te ne scorni
dalla tua morte è già passato un anno
della mia vita mi soggioga il giogo
di padre amante e odiante feroce
viva e morta tua voce reca affanno
all’io precario mio in ogni luogo sono figlio di Kafka messo in croce
Federico Pier Maria Sanguineti