di Erika Noschese
«A noi risulta che le pratiche sospese per l’ambulatoriale sono 80, di cui 51 in età evolutiva». Non accenna a placarsi il botta e risposta tra il centro di riabilitazione Luigi Angrisani di Nocera Inferiore e l’Asl di Salerno. Dopo le precisazioni dell’azienda sanitaria locale secondo cui da una verifica effettuata con il distretto 60 di Nocera, fino al 21 gennaio 2020 risultano autorizzati 176 utenti – prevalentemente minori, per trattamenti ambulatoriali di riabilitazione neuromotoria, residenti a Nocera Inferiore ed in altri Comuni limitrofi; 93 utenti, prevalentemente adulti, per il trattamento domiciliare riferite a residenti a Nocera Inferiore e comuni limitrofi – i vertici del centro riabilitativo continuano a sostenere di non aver ricevuto alcuna autorizzazione per i loro pazienti, circa 200. «Premesso che noi abbiamo parlato sempre e solo dei pazienti del centro Luigi Angrisani, se fossimo poco coscienti manderemmo questa dichiarazione ad ognuno dei pazienti che ogni giorno ci chiede quando potrà riprendere le cure. E gli diremmo: “secondo quanto dice la Asl potete venire da domani mattina” ma a noi – continuano – non risulta, a noi risulta al momento attuale che le pratiche sospese per l’ambulatoriale sono 80, di cui 51 in età evolutiva, e che le pratiche domiciliari ancora sospese sono 83”. In lista di attesa ci sono ancora 51 bambini». E ancora: «Ma senza dubbio – continuano – se lo dice la Asl è vero, per cui da domani questi pazienti potranno effettuare le terapie prescritte, e finora bloccate, dalla stessa Asl. Finalmente oggi sono state sbloccate. Però c’è qualcosa che non funziona: nessuno ha avvertito le famiglie dei pazienti, nessuno ha avvertito il Centro di riabilitazione, che deve richiamare i riabilitatori dalle ferie obbligate a gennaio. Ma, al di là di ogni ironica riflessione circa la dichiarazione dell’Asl, resta il dato di fatto: l’ambulatorio Luigi Angrisani non ha ricevuta ancora alcuna autorizzazione per 80 pratiche ambulatoriali, 83 pratiche domiciliari e 51 bambini in lista d’attesa. Totale 214 pazienti».