di Marta Naddei
I dipendenti del Consorzio di Bacino Salerno 2 spianano la strada all’annullamento del bando di assunzione indetto da Salerno Pulita e i cui termini scadono proprio nella giornata di oggi. Il motivo è molto semplice: finché anche un solo dipendente dei disciogliendi Consorzi di bacino non sarà riassorbito, le assunzioni devono rimanere ferme. A stabilirlo non è solo la delibera di giunta regionale 221 dello scorso mese di agosto, ma anche la legge di stabilità: nel primo caso, alla luce del tormentato processo che vede protagonisti i consorzi che gestiscono il ciclo dei rifiuti che va avanti di proroga in proroga, l’atto dell’esecutivo regionale impone il blocco delle assunzioni nel settore rifiuti fino a quando non saranno riassorbiti, nelle varie società partecipate dagli enti, tutti i lavoratori dei consorzi stessi; per quanto riguarda, invece, la legge di stabilità dello scorso mese di dicembre, si fa esplicito riferimento, nell’ottica di una razionalizzazione dei costi, alle procedure di mobilità per l’acquisizione del personale, prima dell’indizione di nuovi bandi di gara che implichino una nuova infornata di dipendenti esterni. Tutto questo, i dipendenti del Consorzio di Bacino Salerno 2 lo sanno. Chi probabilmente non lo sa o lo ha dimenticato, è stata la dirigenza della Salerno Pulita che si è affidata alla società Praxi per ottemperare alle procedure di selezione di nuovo personale dipendente. Pertanto, sindacati e rappresentanti aziendali dei lavoratori hanno dichiarato lo stato di agitazione richiedendo il blocco immediato del bando. Lo hanno fatto scrivendo al Prefetto di Salerno e chiedendo l’apertura di una procedura di raffreddamento e inoltrando una diffida a proseguire su questa strada, anche per evitare problemi di ordine pubblico. In sostanza, la procedura sta ledendo il diritto di priorità dei dipendenti dei Consorzi di Bacino, motivo per il quale già nel dicembre del 2012 lo stesso bando di assunzione fu fermato. Possibile che la società non lo sapesse?