Padre Francesco Cavallo, 100 anni ma la vitalità di un giovinotto. “le forze fisiche mi hanno abbandonato (sottolinea fisiche), e mi sono ritirato nella mia casa ma continuo a dare conforto, aiuto spirituale a quanti me lo chiedono”. Poi mostra la sua agenda degli appuntamenti. Sulla copertina una foto di Padre Pio che ha conosciuto personalmente e all’interno scritti a penna con l’inchiostro blu, tutti gli incontri fatti e da fare, una sfilza enorme. Padre Francesco Cavallo è nato a Bari il 16 novembre del 1919, è un Saveriano che da quasi 40anni risiede a Salerno ed è di fatto oggi il più anziano dei padri Saveriani ed esorcisti viventi. È conosciuto in città come esorcista, confessore nei santuari di Pompei e Montevergine e come scrittore di argomenti attinenti al suo servizio di padre spirituale ed in tanti lo hanno seguito ovunque esercitasse il suo ministero. “Il demonio ruggisce” ci dice quando parla degli esorcismi. La sua lotta contro il demonio inizio quando fu nominato esorcista nel 1979 da monsignor Giovanni Bianchi, vescovo di Pescia, in Toscana. I suoi occhi vibrano quasi ad incutere timore quando parla della sua lotta al nemico dell’uomo. E’ di una lucidità che sorprende se si pensa ai suoi anni, ricorda tutte le date con precisione. “ Sono diventato Saveriano nel 1940, a 21 anni e sono stato ordinato nell’agosto del 1947. La mia prima missione fu negli Stati Uniti, iniziata a Boston. Li sono rimasto per 13 anni. Poi l’Indonesia, l’africa, la Sierra Leone e poi il ritorno in Italia dove fra gli altri compiti ebbi quello di formare i futuri Saveriani”, 300 le vocazioni che ha alimentato, indirizzato. Ricorda uno dei suoi tanti discepoli Vito Scagliuso, Saveriano pugliese, missionario in Sierra Leone, ora a Parma : “In Campania, padre Francesco era arrivato quando a Salerno c’era quello che san Guido Conforti chiamava nido degli aquilotti: ottanta studenti che provavano a fare i conquistatori di anime sulle vie del vangelo. Infatti, erano chiamati apostolini i ragazzi di medie e superiori che studiavano nella grande casa, diventata poi una struttura Inps della città. Questa casa di formazione era iniziata a Vallo della Lucania, che vide alternarsi grandi educatori come mons. Battaglierin e p. Spinabelli. Molti apostolini raggiunsero la meta del sacerdozio e, come p. Domenico Nicoliello, sono stati nelle lontane missioni affidate ai Saveriani in Asia, Africa e Americhe. Nella preghiera di padre Francesco, ci sono anche loro, rimasti in missione anche dopo la morte”. Sta per compiere cento anni il confessore ed esorcista più anziano d’Italia ma la festa, che a dire il vero lo ha un po’ sorpreso, sarà fatta il giorno dopo, il 17 novembre, nella chiesa di San Paolo sul rione Petrosino a Salerno, chiaramente il modo scelto per festeggiarlo è l’officiazione di una Santa Messa. “Il giorno del mio compleanno resterò da solo nella mia casa ad onorare Nostro Signore. MI isolerò dal mondo in adorazione”. E’ il suo modo per dimostrare la sua riconoscenza al Cristo che gli dà la grazia di poter fare ancora qualcosa. “Voglio servire Dio e onorarlo nel migliore dei modi. Meglio consumarsi che arrugginire”.
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