di Erika Noschese
E’ stata sottoposta a sequestro, in quanto atto dovuto, la cartella clinica di Antonio Liguori il 23enne salernitano morto domenica sera all’ospedale Ruggi d’Aragona, dopo 9 giorni di agonia in seguito ad un incidente stradale verificatosi in via Enrico De Marinis, a Cava de’ Tirreni mentre era con l’amico, Andrea Scafuti a bordo di uno scooter. Le condizioni del giovane sono apparse drammatiche fin da subito tanto da richiedere il trasferito dall’ospedale di Cava de’ Tirreni a quello del Ruggi d’Aragona dove è stato ricoverato, per 9 giorni, in rianimazione. Il cuore di Antonio ha smesso di battere domenica sera – a causa delle gravissime ferite riportate in seguito all’impatto – mentre gli amici, i tifosi, la fidanzata e i parenti speravano in un miracolo. La salma è stato sottoposta a sequestro: nei prossimi giorni, infatti, sarà affidato l’incarico al medico legale per procedere con l’autopsia che potrebbe tenersi nella giornata di giovedì. E solo dopo si potrà procedere con i funerali. Intanto, l’automobilista a bordo della Mercedes potrebbe essere stato iscritto, anche in questo caso di parla di atto dovuto, nel registro degli indagati. Ora, si prega per Andrea – l’amico che la sera di quel tragico 12 ottobre era con lui a bordo del veicolo – le cui condizioni di salute sembrano migliorare lievemente. Amici legati, per l’appunto, dalla passione per la Salernitana tanto da spingere, Antonio soprattutto, a fondare – con altri appassionati – l’Ums. In queste ore, continua il via vai di amici che cercano di stare vicini alla famiglia di Antonio e alla sua fidanzata Alessia.