E’ il palazzetto della vergogna quello costruito nell’ambito di “Io gioco legale” e per cui la triade commissariale aveva promesso e non mantenuto. Mentre si sono conclusi i lavori di Via della Resistenza dove sono stati realizzati tre campi da tennis, di cui due scoperti e uno coperto, niente da fare per la struttura di via Tricino intitolata al giornalista vittima di camorra, Giancarlo Siani. La Triade aveva promesso, qualche mese fa, il completamento e la sistemazione di “Io gioco legale” che è un campo realizzato e completato in via Tricino ma che necessitava ancora di aree di parcheggio. I lavori erano stati inaugurati sabato 13 febbraio 2016 dall’ex sindaco Pasquale Aliberti nei suoi ultimi mesi al governo prima dello scioglimento dell’amministrazione per camorra. Ma al Palazzetto dello Sport in via Tricino mancano le autorizzazioni per partire e quindi la struttura ora versa nel degrado più assoluto. Il palazzatto doveva ospitare al suo interno un campo polivalente di basket e pallavolo per un costo dei lavori di 290 mila euro, fondi finanziati dal Ministero delle Politiche Giovanili durante il Governo Berlusconi. A questi ne sono stati aggiunti altri 55 mila circa nel corso dell’ultimo anno. Nonostante affidamenti e proclami, da parte dell’ex sindaco prima e della triade poi, nulla è stato fatto. Il risultato? Fondi sprecati e opera ora nel degrado più totale. Il rischio è questa negligenza e l’abbandono più totale in cui si trova la struttura possono rischiare di rendere vano quanto fatto fino ad adesso. Intanto, tra stadio comunale in avaria per l’uso degli spogliatoi e assenza di palazzetto dello sport, Scafati si trova in seria difficoltà sotto questo aspetto. Il polo scolastico mai nato, è stato iniziato dalle ceneri della struttura che ospitava in passato alcuni sport minori: ad oggi però, quel vecchio palazzetto della ex Del Gaizo non c’è più ma nemmeno le strutture nuove sono nate. “ Io gioco leGale ” era un Progetto Quadro approvato dal PON Sicurezza e orientato alla realizzazione di un centinaio di impianti sportivi nei territori di quattro regioni (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) con l’obiettivo di trasmettere ai giovani i valori della solidarietà, giustizia e legalità attraverso lo sport.
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