Iniziativa di promozione del territorio realizzata dal consigliere provinciale Dante Santoro. Viaggio nelle bellezze e nelle tradizioni. “Il mio viaggio nella Provincia d’Amare” è il titolo dell’iniziativa di promozione del territorio realizzata dal consigliere provinciale Dante Santoro, che a poche settimane dalla sua elezione in provincia lancia questo progetto: «E’un’idea nata per valorizzare e far scoprire i tesori che natura e storia ci hanno regalato – dichiara convinto Santoro – la conoscenza e la consapevolezza dell’immenso patrimonio che abbiamo sono il presupposto per creare nuove economie e ricchezza con iniziative di promozione del territorio». La prima tappa del viaggio è Colliano, suggestivo comune dell’Alto Sele, e inizia con visita alla terrazza panoramica naturale offerta dalla bellissima frazione Collianello, con il sindaco Adriano Goffredo nelle vesti di guida. Posizionato ai piedi del Monte Marzano e distribuito lungo le sue pendici, questo delizioso centro abitato di oltre tremila abitanti domina la Valle del Sele da 630 metri d’altezza sul livello del mare: il nome “Colliano” deriva, forse, dall’espressione ‘Gens Collia’, riferita ad un gruppo di persone che lo abitò in epoca romana (ma la zona dovette essere frequentata in epoca ancor più remota). In epoca alto-medievale il nucleo urbano posto alle pendici del monte andò consolidandosi, in quanto vi convennero gli abitanti di molti villaggi distribuiti nella Piana (che furono abbandonati dalla popolazione, preoccupata di sfuggire ai pericoli di guerre e razzie). Il nome “Colliano” compare comunque, per la prima volta, in un documento di Papa Innocenzo III del 1200 e, successivamente, nel 1220, in documenti della signoria normanna. Il centro fu feudo dei Sanseverino, dei Gesualdo, dei Blanco e, infine, dei Caracciolo. Dal punto di vista archeologico, si segnalano il sito di Bisigliano e le notevoli testimonianze nelle località San Priscolo e San Vittore. Le risorsee i beni ambientali hanno, a Colliano, una notevole e rilevante valenza: parchi, boschi, aree protette e oasi naturali costituiscono, da sempre, un forte richiamo per turisti e amanti della natura. Tra i prodotti tipici più importanti si segnalano, in primis, il rinomato tartufo di Colliano – per la cui promozione il comune e la Pro Loco istituiscono annualmente la frequentatissima “Mostra Mercato Nazionale” – come ricordano durante il viaggio i consiglieri Scaglione e Cavallo – e, poi, patate di montagna, formaggi (in particolare, caciocavallo silano e pecorino), fragole di bosco, fagioli, segale, taralli, pane, carni ovine e bovine, olio evo, noci, castagne, marmellate e miele. Di grande rilievo è il caratteristico centro antico di Collianello, recentemente restaurato: mirabile esempio di urbanistica e architettura medievale, con i resti del Castello normanno e le tante caratteristiche stradine ed abitazioni, dalla cui terrazza panoramica si gode di una suggestiva veduta sulla Piana del Sele. Nel centro storico di Colliano si trovano poi palazzi gentilizi (tra cui spicca il rinomato Palazzo Borriello), la Chiesa di S.Maria del Borgo e, soprattutto, la splendida Chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Nella visita non poteva mancare il cordiale e gioioso incontro con i tanti cittadini radunati in Piazza Epifani (principale spazio pubblico comunale). I presenti hanno ricordato gli eventi religiosi collianesi: la festa del Santo Patrono San Leone a luglio, la festa di Bisigliano, ad agosto la Madonna dell’Assunta a Collianello e San Rocco a settembre. La tappa di Dante Santoro termina con la scoperta di un’altra tradizione che ha radici lontane a Colliano: la zampogna, suonata per l’occasione dall’eclettico consigliere Mario Cavallo, accompagnato dal figlio Mirco. Il viaggio di Dante Santoro è dunque iniziato e proseguirà con l’obiettivo di rimettere al centro le aree più belle ed i tanti piccoli e splendidi centri abitati della nostra straordinaria provincia, che ne costituiscono la vera ricchezza,ma che, per tanti motivi, sono stati dimenticati in questi anni dalle Istituzioni. «Dare pari dignità a tutti i territori sarà la nostra battaglia, il nostro “fiato sul collo” – ha assicurato Santoro – per chiedere interventi urgenti, finalizzati specialmente alla riqualificazione delle strade provinciali dissestate dell’Alto Sele sarà una prerogativa. La missione di rilanciare le bellezze del posto e darle visibilità è compiuta, ora collaborando con chi vuole il bene del territorio porteremo avanti tante altre iniziative. E’ solo l’inizio…”.
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