PAGANI. «Un’intera comunità portata al banco dei pegni. Chi dovrà pagare le cambiali del centro destra?»: dura presa di posizione del Movimento Civico “Cambiano la Città”, che stamani nel corso di una conferenza stampa, che si svolgerà al Centro Sociale, alle 10, interverrà sulla questione pre-dissesto. A pochi giorni, dall’approvazione del bilancio di previsione, da parte della triade commissariale, che ha deciso di fare ricorso al pre-dissesto per far fronte alla delicata situazione economico-finanziaria in cui versano le casse dell’Ente, asfissiate da un disavanzo di oltre 4 milioni e mezzo di euro, il Movimento intende riflettere sulle ripercussioni che tale scelta potrebbe avere sulle tasche dei cittadini e lanciare proposte. L’ex sindaco della città di Pagani, Antonio Donato, a poche ore dalla conferenza stampa, annuncia alcune delle questioni che saranno poste al centro del dibattito. «Bisogna abbattere i costi ed evitare i tagli ai servizi e l’aumento delle tariffe -ha dichiarato Donato-. Ai commissari straordinari chiederemo una verifica puntuale del monte debiti, affinchè si accertino anche eventuali responsabilità che potrebbero ricadere sugli ex amministratori comunali. A nostro avviso, è indispensabile chiarire alcuni punti relativi al settore contenzioso. C’è il rischio che tra qualche mese, l’Ente possa ritrovarsi a dover fronteggiare altre spese onerose frutto di battaglie legali che si potrebbero perdere, a quel punto il Comune andrebbe in dissesto e la tegola potrebbe abbattersi sulla neo eletta amministrazione». Il timore degli esponenti del Movimento “Cambiamo la Città” è che il peggio debba ancora venire e che il rischio dissesto non sia stato del tutto eliminato ma solo rinviato. Donato punta, poi, il dito contro gli ex amministratori e in particolare contro quelli che hanno annunciato la loro volontà di scendere in campo alle prossime amministrative. «La città è stata amministrata da alcuni “bancarottieri” che hanno firmato tanti debiti che non sono stati veri investimenti -ha tuonato-. Hanno ragionato con la logica dell’ubriacone che è costretto a vendere la proprietà e viene maledetto dai figli, che si ritrovano senza risorse e devono pagare i suoi debiti. Per quanto riguarda gli ex amministratori che intendono riproporsi al giudizio gli elettori mi limito a rispondere con una domanda: C’è da fidarsi di chi guida l’autobus lo lascia senza gasolio e si schianta contro un muro? Si può affidare il risanamento a chi ha “scassato” tutto? Non mi sembra una scelta equilibrata».
Articolo Precedente
Battipaglia, Cirielli, Zara e Iannone: «Primarie per un centrodestra unito»
Articolo Successivo
Vallo: entro un anno la bonifica dell’ex discarica
Categorie
- Salerno
- Inchiesta
- Extra
- L'iniziativa
- Ultimora
- Campania
- Cronaca
- Coronavirus
- Sport
- Regionali 2020
- Spettacolo e Cultura
- Politiche 2022
- Attualità
- amministrative 2023
- Video
- Tech
- Provincia
- Business
- Primo piano
- Senza categoria
- Editoriale
- Speciale Pcto 2024
- sanità
- Enogastronomia
- Web & Tecnologia
- Amministrative 2024
- Giudiziaria
- Politica
Tags
abusivo
auto
calcio
casa
cava
cavese
celano
costruzioni
crescent
de luca
direttore
discoteca
fiamme
fuoco
gagliano
gambino
incendio
ladro
lettere
NEWS
nocera
nocerina
no crescent
ordinanza
ordine
paganese
pagani
parcheggi
pastena
piazza della libertà
polizia
polizia municipale
porticciolo salerno
porto
poste
rapina
rotary
salerno
siniscalchi
soldi
sport
TOP
udc
vigili
vigili del fuoco