di Francesco La Monica
Polemica tra il comune di Salerno e il MeetUp Amici di Beppe Grillo della provincia. Questa volta l’occasione è data dall’iniziativa nazionale “Alberi per il futuro”, in programma domenica 18 novembre. L’accesa polemica è nata con il rifiuto dell’Amministrazione comunale alla richiesta di piantumazione di 100 arbusti, di tipologia compatibile con l’area prescelta dal comune stesso. Alla prima richiesta del MeetUp, protocollata il 29 agosto, rimasta senza risposta, n’è seguita un’altra che, dopo oltre 50 giorni di attesa, ha ricevuto una risposta negativa. L’ 8 novembre il comune di Salerno comunica , in risposta all’istanza, che l’iniziativa non risulta essere in linea con le priorità stabilite dai piani programmatici dell’Amministrazione, in quanto la tipologia delle alberature proposte rientrano nella categoria delle siepi e delle essenze arboree, che non rientrano nelle tipicità e nelle caratteristiche di quelle scelte dall’Amministrazione. Gli associati del MeetUp hanno considerato questa risposta pretestuosa. La proposta, a detta degli amici di Grillo, non conteneva nessuna imposizione inerente alla tipologia degli arbusti e alla loro collocazione. In aggiunta evidenziano una ulteriore incongruenza. Il 29 settembre il Comune ha emesso una determina da che da il via alla piantumazione di arbusti, per un costo che si aggira intorno ai 40.000 euro. Tale determina stabilisce:”Occorre completare alcuni arredi urbani di varie arie cittadine rimaste sprovviste di alberature, arbusti e cespugli”. Tale atto, dice il MeetUp, appare quantomeno discutibile, in quanto, la loro proposta, avrebbe consentito di prelevare dal vivaio regionale, del tutto gratuitamente, 100 arbusti, concordando, poi, con il Comune la loro tipologia e la successiva collocazione, e ciò con grande limitazione dei costi relativi. Del resto “Alberi per il futuro”, è una manifestazione che è nata nel 2015 per iniziativa del Movimento 5 stelle in collaborazione con l’associazione Gianroberto Casaleggio, e prevede un’azione di piantumazione di alberi, partecipata con la cittadinanza e le sue espressioni, come le associazioni dei territori, le amministrazioni comunali, e ciò al di là della loro appartenenza politica. Quest’anno l’iniziativa avrà vita in diversi comuni della provincia, fra i quali Agropoli, Castel San Giorgio, Eboli, Battipaglia, Paestum, Pellezzano e Sarno, e vedrà volontari e cittadini attivi impegnati nel mettere a dimora oltre 500 alberi. Dal 2015 ad oggi, grazie ad “Alberi per il futuro”, sono stati messi a dimora 27.000 alberi e arbusti in 74 città italiane. Il programma è stato illustrato ieri mattina, durante la conferenza stampa organizzata dal MeetUp Amici di Beppe Grillo, a cui hanno partecipato volontari e attivisti del Movimento 5 stelle di Salerno e provincia, tra i quali Gaetano Macchiarulo e Francesco Virtuoso di Salerno, Simona Scocozza di Pellezzano, Orlando Caprino di Battipaglia ed Ernesto Odierna di Sarno. Come dichiarato dai partecipanti, “Alberi per il futuro”, legato all’evento “Alberi per la vita” di Legambiente, è nato per cercare di combattere i cambiamenti climatici, piantando il più possibile per cercare di abbassare il livello del riscaldamento globale, alzatosi più del dovuto. Significativa la dichiarazione di Francesco Virtuoso che, con un ulteriore focus sulla città di Salerno, ha posto dei dubbi sull’Amministrazione comunale:”La delibera di giunta di qualche giorno fa, che prevede una spesa complessiva di 150.000 euro per la piantumazione di alberi nella città di Salerno, dimostra la mancanza della volontà del Comune di Salerno di voler includere i cittadini nell’iniziativa. Se il Comune ci avesse dato la possibilità di piantare anche solo una parte di questi alberi, i cittadini salernitani si troverebbero di fronte ad una spesa inferiore. L’amministrazione comunale deve rendersi conto che non può gestire la cosa pubblica come se fosse propria. La nostra speranza è quella di poter dare un significativo contributo all’amministrazione della città, e che Palazzo di Città lo accetti indipendentemente dalla collocazione politica, ma semplicemente pensando al bene della città e dei cittadini”.
Francesco La Monica