di Er.No.
“Matteo Salvini. Il ministro della paura”. E’ l’ultima fatica letteraria dello scrittore salernitano Antonello Caporale che torna in città per terminare il suo tour di presentazione nelle principali città italiane. A fare i lavori di casa il giornalista salernitano Andrea Pellegrino, secondo cui il Movimento 5 Stelle sarebbe scomparso dagli scenari politici, subito dopo l’elezione al parlamento, rendendosi totalmente assente in qualsiasi dibattito. Tra i presenti anche una nutrita delegazione del gruppo facebook Figli delle Chiancarelle. «Il Pd è stato debole rispetto al tema della sicurezza e ancora oggi non ne parla – ha dichiarato Pellegrino – Forza Italia, invece, ha sottovalutato il fenomeno Salvini e lo fa ancora oggi». Dure critiche sono giunte anche dall’ex senatore, attualmente esponente di Liberi e Uguali, Andrea De Simone, secondo cui le ormai note espressioni “ci rubano il lavoro”, “aiutiamoli a casa loro”, “chiudiamo i porti” altro non sono che slogan utilizzati dalla nuova politica, la stessa che attacca i giornalisti, con «una comunicazione “raffinata”», ha spiegato l’ex senatore. «Salvini, del resto, è il prodotto di chi? Del Pds prima e del Pd poi», ha poi aggiunto De Simone, secondo cui sarebbe proprio il partito democratico ad avere forti responsabilità perchè «chi ci ha governato prima non lo ha fatto bene e ci sono responsabilità pesanti. Invasione, ruspa, sovranità sono parole che hanno conquistato più del 30% della popolazione», ha concluso l’ex senatore. Duro anche il commento di Isaia Sales secondo cui in questo Paese starebbe avvenendo la rottura di storici equilibri. «L’Italia è un paese di passioni, acerrime intense e di istituzioni fragili. In questa espressione di Moro si racchiude la storia italiana. Siamo nazione senza essere Stato ed è la cosa più negativa della nostra storia – ha aggiunto l’ex sottosegretario di Stato al Tesoro Repubblica Italiana -La Lega investe sull’egoismo del cittadino economico che pensa ai suoi interessi e se ne frega del resto. La politica è disumana, non si occupa dei bisogni dei cittadini», ha poi aggiunto Sales nel suo lungo intervento, parlando di «radicalizzazione dei dilettanti e degli esclusi. E i 5 Stelle sono espressione degli esclusi dal potere». Del resto, tanti sono gli interrogativi a cui Isaia Sales non riesce a trovare risposta come la motivazione che spinge un meridionale a votare la Lega: «Qui mi perdo, non so dare alcuna spiegazione. Stiamo parlando di un partito che va allo stadio e chiede “l’intervento del Vesuvio” per fare a meno dei napoletani». E ancora; «Non so come si possa passare dall’impedire a Bossi di cantare l’inno di Italia e oggi essere i cantori della nazione. Che malattia hanno? Si mettono insieme per raggiungere obiettivi radicalmente diversi e avremo un partiti nazionalista come mai avvenuto prima se non nel periodo del fascismo», ha detto infine l’ex sottosegretario. Nel suo intervento, l’autore del libro Antonello Caporale ha ricordato l’episodio che ha visto protagonista i suoi genitori: ignoti, a poche ore dall’uscita ufficiale del libro, avevano gettato olio esausto dinanzia la sua abitazione di Palomonte, con la conseguente denuncia e i successivi incontri in piazza per presentare il libro, in più occasioni, con la presenza – poco distante – di esponenti della Lega. «Di De Luca (Vincenzo ndr) la cosa che mi colpiva di più era la mutazione lessicale pubblica. Salvini ha trovato ed indicato il capro espiatorio – ha dichiarato Caporale, a margine della presentazione Salvini ci fa vedere il nemico e ci porta oltre ma nel frattempo noi arretriamo