Stasera, alle ore 21, l’ Eduarda Iscaro Trio, si esibirà a Cava de’ Tirreni, nel Complesso Monumentale di San Giovanni ospite della XXI edizione dei Concerti d’Estate di Villa Guariglia firmati da Antonia Willburger
Di OLGA CHIEFFI
Ultimo spettacolo a Cava de’ Tirreni, ospite del Comune metelliano che ha riservato gli spazi del Complesso Monumentale di San Giovanni, per i Concerti d’Estate di Villa Guariglia, giunti alla XXI edizione. Oggi, alle ore 21, la ribalta sarà per l’ Eduarda Iscaro trio. La sua voce e la sua fisarmonica saranno il filo conduttore di uno spettacolo musicale dal grande impatto emotivo. Accompagnata da Claudio Romano alle chitarre, musicista sofisticato , creativo e apprezzato compositore, e Paolo Cimmino, percussionista raffinatissimo, titolare della cattedra di strumenti a percussione presso il Conservatorio di Salerno, Eduarda Iscaro proporrà un repertorio elaborato e arrangiato che spazierà dal genere popolare del sud Italia, a brani rielaborati dalla tradizione al cantautorato del 900’(Sergio Endrigo, Luigi Tenco, Matteo Salvatore), con uno sguardo alle tradizioni musicali più significative dell’intera latinità (fado portoghese, tango argentino, classici napoletani) e a composizioni tratte dall’esperienza teatrale del Trio spaziando tra brani struggenti e melodici, che si alterneranno a canzoni più ritmate e coinvolgenti. Un pizzico di linea melodica dal richiamo vagamente pop e les jeux sont fait. Leggerezza spiazzante, un’anestesia dalla grigia quotidianità: la morbidezza ovattata ed elegante, ci donerà un concentrato di musica solare, imbastardita, però, dalla tipica venatura malinconica mediterranea che dà al progetto un sapore agrodolce, rendendolo ancor più accattivante. La formazione, saprà mettere in risalto le molte sottigliezze delle pagine dei diversi compositori, l’afflato poetico, la sensibilità coloristica, la ricchezza e flessibilità ritmica, l’ineffabile melodismo, la varietà del vocabolario, senza perdere di vista l’intensità comunicativa che è tratto fondante della nostra tradizione musicale latina e che trova nella voce di Eduarda Iscaro, uno strumento duttile quanto espressivo ed elegante, che attraverserà le culture del mediterraneo delle quali propone storie legate alle sonorità etniche delle genti e dei luoghi della grande cultura del Mare Nostrum, con un analisi delle contraddizioni e delle problematiche che accomunano i popoli che vi si affacciano, in una mescolanza di stili che portano lo spettatore a partecipare attivamente alla scoperta del ruolo centrale del nostro territorio all’interno dell’area mediterranea. Gustare la poesia della musica tradizionale del mare nostrum significa provare ad entrare “dentro” il vissuto e l’immaginario delle donne e degli uomini la cui storia ha “creato” i canti che ci sono stati tramandati dalla memoria collettiva. Questo ed altro fa parte della storia collettiva e dei vissuti individuali raccontati in musica e poesia dai canti tradizionali i quali, tuttavia, sono portatori anche di un ricco patrimonio di “bellezza”: il fascino della melodia, la capacità di improvvisazione, la “libertà” di “rivestire di sé” un canto, la capacità di creare e usare metafore profonde e sorprendenti, l’originalità di melodie uniche, la forza del sentimento “vero” contro ogni divieto “artificioso”.