Brigida Vicinanza
Un’ammonizione degna di nota quella del governatore della Campania a Salerno Pulita. Ieri a Liratv, nel consueto appuntamento del venerdì, Vincenzo De Luca torna sceriffo o almeno ricomincia a fare l’arbitro. Una città sporca e abbandonata a se stessa secondo l’ex sindaco, che nei giorni scorsi ha dichiarato di aver incontrato l’attuale primo cittadino Enzo Napoli per fare chiarezza sul decoro e l’igiene urbana. Cartellino giallo dunque per i dipendenti della società partecipata di Palazzo Guerra, che adesso dovranno fare i conti con “campane di vetro piene fino all’orlo” e “strade sporche”, così come sottolineato da De Luca senior. “A Salerno Pulita ci sono circa 440 dipendenti. Non accade in nessuna parte di Italia che c’è un numero così elevato di addetti alla pulizia in media agli abitanti – ha sottolineato il presidente della Regione – e come è possibile che la città di Salerno versa in queste condizioni? A via Irno ad esempio, passano per la pulizia della strada 2 volte a settimana. Ma stiamo scherzando?”. Comincia l’invettiva di De Luca contro quel sistema che lui stesso ha creato molto probabilmente e che adesso comincia a fare acqua, senza il capitano della nave. “A Salerno mi permetterò di seguire questa questione personal- mente. Ma anche quella della manutenzione nei quartieri per- ché i fondi ci sono – ha ribadito De Luca – ho parlato con il sindaco perché queste problematiche vanno affrontate di petto. Con 440 addetti alla pulizia della città, pretendo una città che sia uno specchio. Allora qui dovremo ragionare, ascoltando tutti parlando con i lavoratori e i sindacati. Questo è un settore nel quale si è esposti al ricatto, io per impostazione mia non ragiono davanti ai ricatti. Ma con grande rispetto per tutti credo sia un problema di organizzazione e carichi di lavoro, avviamo in maniera serena un ragionamento con lavoratori e soprattutto con i dirigenti”. Infine De Luca ha anticipato ai microfoni di Liratv che provvederà in prima persona ad incontrare i lavoratori della partecipata del Comune di Salerno, per “metterli in riga”: “Costi quel che costi, questa usanza deve essere cancellata, ma mi capiterà di fare anche qualche riunione fuori dall’orario di lavoro per capire dove vogliamo andare a parare”.