Pina Ferro
“Vorrei questo giorno non finisse.Rivivo, in queste ore, ogni cosa che ha riempito le mie giornate d’ufficio, da funzionario e da dirigente”. Ad affermarlo. in una lunga lettera è stato renato Pagliara, direttore dell’ufficio di Ambito Salerno (ex provveditorato). Questa mattina Pagliara varcherà per l’ultima volta la soglia del suo ufficio di via Monticelli a Salerno. Renato Pagliara da oggi dice addio al mondo del lavoro dopo aver dedicato la vita, con passione ed entusiasmo al mondo della scuola.
“…Ero poco più che ragazzo quando ho iniziato a lavorare in questa amministrazione. – Ricorda Renato Pagliara – Rivivo, in queste ore, ogni cosa che ha riempito le mie giornate d’ufficio, da funzionario e da dirigente. Le riforme che si sono susseguite, i colleghi divenuti amici, le corse contro il tempo, le pubblicazioni, il lavoro manuale ieri, le domande online, la scuola digitale oggi. Tra titoli di testa e titoli di coda rivivo i miei giorni in Provveditorato, le lunghe giornate di appassionato lavoro, i miei inizi in Umbria e a Terni, poi a Salerno per tantissimi anni e a Potenza, in Basilicata, dove per oltre un decennio ho vissuto in Direzione Regionale un’esperienza unica ed indimenticabile e dove ho ricoperto l’incarico di vicario del Direttore Generale”. Pagliara dal 2002 al 2015 ha ricoperto il ruolo di vicario della direzione generale regionale Ufficio Scolastico Basilicata. Successivamente è rientrato a Salerno a reggere prima e a dirigere poi l’Ufficio di Ambito. “Vorrei questo giorno non finisse. Sono sempre stato visceralmente preso dal mio lavoro in questa amministrazione scolastica, la mia altra famiglia. Quella anagrafica, in questi momenti, sento di averla anche molto trascurata. Con momenti buoni e altri no. Momenti esaltanti per successi e risultati ottenuti. Oggi frugo nelle tappe, nei traguardi, nella carriera, nel tempo sin qui, cerco le parole per il commiato, trovo emozioni e forti sentimenti che animano e frenano al tempo stesso la mia riservatezza. Mi mancate ancor prima di andar via. Sarà difficile non pensare agli organici, agli incarichi, alle nomine, alle supplenze, alle immissioni in ruolo e a tutti i tempi che scandiscono il fluire dei giorni in ufficio con voi. La scuola salernitana è una scuola viva, effervescente; buona scuola ricca di offerte formative, attenta al successo di tutti. È una scuola inclusiva, multietnica, capace di ascoltare e dialogare. Punto fermo nel territorio, propositiva con esso, d’azione comune con le istituzioni. Presidi e dirigenti scolastici di vecchie e nuove leve dirigono con competenza professionale autonomie di ogni ordine e grado. A loro che sono in trincea e ogni giorno lavorano sul campo e mietono successi tra difficoltà e solitudini – spero di essere riuscito a farli sentire un po’ meno soli -, grata riconoscenza per l’alto senso che hanno della scuola e del delicato e gravoso compito che li attende. Così anche per i dirigenti dei servizi amministrativi che, con i collaboratori tutti, hanno il timone di altri delicati fondanti aspetti amministrativi. Ai docenti la forza di resistere e saper leggere i cambiamenti, le evoluzioni e le nuove sfide, come hanno ben fatto finora. Alla consulta provinciale degli studenti e a tutti gli alunni: a loro un pensiero augurale perché credano sempre in quel che scelgono di fare, perché siano sempre protagonisti convinti, leali, cittadini liberi e democratici, formati, informati, colti. Sono orgoglioso di quel che è stato il “mio ufficio”, di quel che è, per qualche ora ancora, il “mio lavoro” con tutti voi”.