Salerno ha festeggiato il suo Santo Patrono, San Matteo, in una giornata di devozione e gioia. Migliaia di persone nel pomeriggio hanno accompagnato in processione per le vie del centro cittadino le statue di San Matteo, San Giuseppe, San Gregorio VII e dei santi martiri Ante, Gaio e Fortunato con il sottofondo di tre bande musicali. Quest’anno l’allestimento delle statue ha fortemente richiamato il mare, con una vela spiegata fatta di gerbere bianche per la statua di San Matteo e delle vere e proprie vele in tela per i santi martiri. Dopo che nell’atrio del Duomo è stata recitata la preghiera del portatore e impartita la benedizione ai simulacri schierati uno di fianco all’altro, è iniziata ufficialmente la processione. Sulla balaustra del Duomo, i Santi hanno ricevuto il saluto e la venerazione dei fedeli. Al seguito della processione, il vicesindaco Eva Avossa in rappresentanza del Comune, e le massime autorità religiose, politiche e militari. Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha omaggiato il Santo nel corso della messa pontificale al Duomo. “Questa – ha detto il primo cittadino – è sempre stata la festa di tutti i salernitani. L’intera città si riconosce in un simbolo che rappresenta tutti. L’appuntamento di oggi è una festa per tutti noi. + come se un carissimo parente tornasse a farci visita abitualmente il 21 settembre di ogni anno e noi lo accogliamo con gioia, affetto e rispetto”. Nei vicoli del centro storico i cittadini erano assiepati sui balconi da cui hanno lanciato petali di fiori e coriandoli. La prima sosta in piazza Portanova, dove si è tenuta la preghiera per gli ammalati e il mondo del volontariato, poi un momento di preghiera all’incrocio tra corso Garibaldi e Via dei Principati. Terza sosta di preghiera sul Lungomare per la gente del mare, per il mondo del lavoro e per i profughi che hanno perso la vita in mare. Da lì la processione ha raggiunto piazza Largo Campo dove sono stati fatti volare decine di palloncini con i colori di Salerno. Accompagnata dai fedeli, la processione è stata attesa al Duomo dall’arcivescovo Luigi Moretti. Dopo le parole dell’Arcivescono si è conclusa con la tradizionale e suggestiva corsa sulle scale del Duomo e la rotazione completa delle paranze davanti alla balaustra prima di rientrare in chiesa per la messa nella cripta.
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La tavola di San Matteo
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