Pina Ferro
Uccisero l’attivista di destra Sergio Rossi per rapinarlo di pochi spiccioli e del telefono cellulare: codannati a 16 anni il rumeno Fanel Gurlea e, a 2 anni e 5 mesi la connazionale Elena Bot. La sentenza è stata emessa ieri pomeriggio dai giudici della Corte d’Assise e d’Appello di Salerno. Il procuratore generale Giannelli al termine della requisitoria aveva chiesto 20 anni di pena per Gurlea, e la conferma della pena (inflitta in primo grado) a 4 anni e 4 mesi per la Bot, che risponde di favoreggiamento. In primo grado il cittadino rumeno era stato condannato a 25 anni. La coppia di mendicanti, che cercava l’elemosina tra piazza Mazzini e piazza Ferrovia, aggredì la vittima in corso Vittorio Emanuele. Una rapina finita nel peggiore dei modi. Sergio Rossi fu trovato in una pozza di sangue sotto i portici del corso cittadino il 28 settembre 2012. Rossi morì una settimana dopo il pestaggio in ospedale. Le sue condizioni erano gravissime. Aveva il cranio fratturato ed emorragie cerebrali che lo portarono al decesso. Per la morte dell’attivista di destra furono condannati in primo grado Gurlea con l’accusa di omicidio e rapina aggravata, e la Bot perché, secondo l’accusa, procurò al connazionale i soldi per fuggire in Romania e ricevette da lui il telefono cellulare sottratto alla vittima.