di Andrea Pellegrino
«Una medicina uguale per tutti con uno spazio sociale medico – legale a Piazza San Francesco». Questa l’idea presentata nel corso del convegno “Popoli in movimento: diritti, accoglienza ed integrazione”, promosso da Rifondazione Comunista giovedì scorso al Convento dei Cappuccini a Piazza San Francesco. Ed è proprio negli spazi dei Frati Cappuccini che sorgerà lo “Spazio sociale medico – legale” (Sap). Ma ora c’è bisogno di recuperare fondi per la ristrutturazione, l’adeguamento e l’allestimento degli spazi messi a disposizione dal Convento. I responsabili sono Franco Musumeci e Vincenzo Benvenuto che seguono passo dopo passo il progetto ma i contributi sono molteplici.
Ma ecco di cosa si tratta. «Lo Spazio Sociale di ascolto Medico-Legale, vuole essere uno spazio auto-organizzato che nasce dall’incontro di varie professionalità, nello specifico medica e giuridica; medici e avvocati cioè, che come volontari delle associazioni Antigone, Agorà, Sos Solidarietà onlus, hanno avvertito l’importanza di uscire dalla torre eburnea dei loro gabinetti scientifici e dei loro studi legali, nella convinzione che una legge e una medicina giuste e accessibili a tutti rappresentino il primo passo di un diritto alla cittadinanza finalmente pieno e inclusivo.
Grazie alla disponibilità non solo materiale dei Frati Cappuccini, lo Sap vuole declinare in maniera fattiva il precetto universale della comunione e della fratellanza tra gli esseri umani, avendo come stella polare la missione di “servire il popolo”». «Se “far quadrare i conti” è ormai diventato il solo imperativo categorico della politica nazionale, lo Sap si oppone strenuamente a questo dogma capitalistico e risponde alla richiesta di salute collettiva sostenendo il modello dei consultori, per un sistema medico pubblico, capillare e gratuito». I punti di forza dello Sap saranno, quindi: «Facilitare l’incontro medico/paziente per ripristinare il rapporto “umano” usurato dalla società neoliberista, dando giusto valore al concetto di malattia E Promuovere attività di monitoraggio ambientale con valutazione medico-legale dei danni secondari a difesa dell’ambiente “bene collettivo”, in ossequio al monito del Santo Padre (“Se distruggiamo la natura, la natura ci distruggerà”)».