di Andrea Pellegrino
«Incompatibilità? Io sono rispettoso della legge. Mi chiedo, invece, come mai dall’insediamento ad oggi non c’è stata l’attribuzione delle deleghe al mio ministero». Vincenzo De Luca non nomina mai il suo ministro (Maurizio Lupi) ma il messaggio è sicuramente diretto a lui: «A quattro mesi di distanza quello che mi sconcerta è che non sia stata definita l’organizzazione del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Al di là della incompatibilità o meno e delle discussioni sul mio ruolo, l’unica domanda da fare è: quando vi decidete?» «Basterebbe prendere d’esempio il caso Catricalà. E’ viceministro allo Sviluppo – dice – ed ha ottenuto la delega a quello che era prima un intero ministero: ossia quello delle Poste e Telecomunicazioni. Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti è suddiviso in due dipartimenti. Ebbene, uno, secondo la legge, deve essere affidato ad un viceministro». Insomma De Luca sollecita il Ministro ed il Governo ma non senza risparmiare una battuta sul Pdl: «C’è qualche settore del Popolo della Libertà che sta immaginando giochi di prestigio. Questo non va bene». Quanto alla questione incompatibilità, il sindaco dice: «E’ tutto affidato nelle mani del Consiglio comunale. La procedura è stata da me avviata, ora prosegue secondo quello che prevede la legge. Ho fatto solo notare che ad oggi non c’è stata nessuna attribuzione di deleghe per quanto riguarda il mio ministero. Ma nonostante ciò l’iter in Consiglio comunale prosegue». Ma non si parli di “conflitto d’interesse”, ribadisce De Luca: «Non c’è conflitto d’interesse – dice – se si tutela il proprio territorio. Che dovrei fare in questo Governo, suonare i piattini? Sto lì a tutelare gli interessi del Sud, della Campania e del nostro territorio. Tutto qui».
DA VACCARO LO STOP ALLE DELEGHE. Ieri la riunione di maggioranza ha deciso di non decidere. Nella seduta consiliare di lunedì, infatti, altro non approderà che i quesiti sottoposti alla presidenza del Consiglio da parte di Vincenzo De Luca. Dunque, la proposta della maggioranza consiliare mira a prendere tempo, in attesa di conoscere l’evolversi della situazione politica nazionale. Al centro ci sarà la nota del sindaco De Luca, con la quale ammette di non aver ricevuto nessuna delega a viceministro e i quesiti costituzionali e di legittimità sulla procedura di incompatibilità. Questo è quello che potrebbe accadere in Consiglio comunale lunedì, fermo restando le posizioni dei consiglieri comunali che si era già opposti o astenuti durante l’ultima seduta. Sulla mancata attribuzione delle deleghe, più che uno stop targato Pdl sembra che il freno sia tirato dallo stesso Pd. O almeno da parte del Partito democratico. Ed in particolare proprio quella di area lettiana, qui rappresentata da Guglielmo Vaccaro ed Angelica Saggese. Un ridimensionamento che alcuni esponenti del Pd campani vorrebbero per bloccare la scalata di De Luca al vertice di Palazzo Santa Lucia. Più che dei Lupi del Pdl, De Luca dovrebbe preoccuparsi dei suoi “compagni” di partito.