Una rete di Bifulco a tempo quasi scaduto condanna la Salernitana ad una sconfitta immeritata ma che ha ancora una volta evidenziato i soliti errori, difensivi ma anche caratteriali, che in passato hanno già condannato i granata. Protagonista dell’incontro il direttore di gara, Paolo Saia di Palermo, il quale ha espulso in maniera inconsulta nel primo tempo Coda (che salterà il derby di Avellino così come Bernardini, diffidato e ieri ammonito) ed ha diretto malissimo un match incattivitosi proprio a causa sua. Tutti nella ripresa i gol. Apre Di Gaudio, pareggia i conti Rosina con la collaborazione di Gagliolo, e come detto decide Bifulco con un colpo sottomisura sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La Salernitana, con questo passo falso, sprofonda di nuovo nella zona calda. Ed alle porte c’è il derby di Avellino che si preannuncia incandescente. Alla lettura delle formazioni nella Salernitana c’è solo una sorpresa, anche se già annunciata alla vigilia: Donnarumma è preferito ad Improta nel tridente completato da Rosina e Coda. Passano appena ventotto secondi e Lasagna, con un sinistro dai 25 metri, impegna Terracciano abile a respingere in tuffo. La risposta della Salernitana arriva un minuto dopo con Coda il quale, su cross dalla sinistra di Donnarumma, spedisce di testa al lato di poco. Ancora un minuto e Rosina si beve Letizia, entra in area e viene messo giù da dietro dal terzino emiliano ma per il signor Saia l’intervento è sul pallone. Dopo cinque minuti il Carpi perde per infortunio Pasciuti: Castori lo sostituisce con Bianco. Poco dopo va ko anche Poli e Castori è costretto al secondo cambio forzato con l’ingresso di Sabbione. Nonostante le difficoltà di formazione, gli emiliani tengono meglio il campo rispetto ai granata, assumendo il controllo delle operazioni a centrocampo e portandosi di tanto in tanto dalle parti di Terracciano. La gara si incattivisce, si spezzetta e di conseguenza diventa brutta. La Salernitana si rivede dalle parti di Belec al 38’ con Coda che ancora di testa, stavolta su servizio di Vitale, manda ancora una volta il pallone di poco fuori. E’ l’ultima palla che il bomber tocca: al 41’ commette un ingenuo fallo da dietro su Romagnoli ed essendo già ammonito, in maniera abbastanza leggera da parte del contestatissimo Saia di Torino, si vede sventolare il rosso che gli farà saltare anche il derby del Partenio. Un brutto colpo per la Salernitana che bada a conservare il pareggio fino al duplice fischio dell’ineffabile Saia che mette fine alla prima metà di gara. Negli spogliatoi dopo il riposo resta Donnarumma, sostituito da Joao Silva. Il Carpi va a nozze con la superiorità numerica e al 51’ passa in vantaggio con Di Gaudio, lesto a ribadire in rete dopo una respinta di Terracciano su un colpo di tacco a botta sicura di Lasagna. La Salernitana ha bisogno di un episodio per cambiare l’andazzo del match: ci pensa il difensore Sabbione che nel giro di cinque minuti guadagna due cartellini gialli e pareggia i conti delle espulsioni. Sulla punizione che ne nasce arriva anche il pareggio nel punteggio: calcia Rosina, la barriera devia ma l’intervento provvidenziale è di Gagliolo che involontariamente batte Belec con una maldestra deviazione nell’area piccola. La Salernitana ritrova vigore ed entusiasmo e ricomincia a spingere per cercare il gol vittoria. All’84’ la palla buona ce l’ha sui piedi Joao Silva: il portoghese, lanciato alla perfezione da Vitale, si ritrova a tu per tu con Belec, ma le sue due conclusioni, fiacche e centrali, vengono entrambe respinte dal portiere emiliano. Gol mancato, gol subito: la dura legge del calcio cala sull’Arechi al minuto 89. Corner del Carpi, palla sul secondo palo dove c’è tutto solo il neo entrato Bifulco che aggira Schiavi e realizza in spaccata il gol del 2-1 emiliano. Un film già visto.
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