di Brigida Vicinanza
Salernitani bloccati in auto, lunghe code, tutti in ostaggio sulle arterie principali della città, mezzi di soccorso impossibilitati al passaggio, parcheggi al collasso, ore e ore per poter raggiungere il centro cittadino ma anche il nuovo centro commerciale “Le Cotoniere”. E perchè no, anche per il ritorno a casa. Potrebbe sembrare la sceneggiatura di un film horror e invece è soltanto una semplice giornata nella città di Salerno, durante le feste natalizie. L’8 dicembre, probabilmente, verrà ricordato da tutti come quel giorno in cui sono state passate più ore in auto che a piedi. L’apertura del centro commerciale “Le Cotoniere” non ha infatti risparmiato i disagi e le polemiche insieme, e soprattutto non ha lasciato i cittadini sereni. Chi ha scelto l’auto, per arrivare in città, è rimasto praticamente intrappolato nel traffico. Nei quattro comuni tra Salerno e tutta laValle dell’Irno, il traffico congestionato ha suscitato rabbia e polemiche. Dalla rete auto- stradale A3 Napoli – Salerno, al raccordo Avellino-Salerno e ancora sulla tangenziale di Salerno, fino ad arrivare alla Salerno- Reggio Calabria, ma anche sull’ex statale 18 da Vietri a Salerno, il caos non ha risparmiato proprio nessuno. A risentirne maggiormente, oltre Salerno, dove le Luci d’Artista hanno dato man forte ai disagi, ci sono Vietri, Baronissi, Pellezzano e Capezzano. Se già il piano traffico per la città di Salerno pare essere inesistente, figuriamoci ora aggiungendo un ulteriore blocco alla viabilità. Manca un “regista” che possa dirigere al meglio la situazione e possa far fronte a quelle emergenze che potrebbero esserci. Il dato certo rimane soltanto questo, oltre al duro lavoro che ogni giorno la polizia municipale e tutti gli altri ordini preposti, cercano di fare, nono- stante il numero di caschi bianchi e Personale in generale delle Forze dell’Ordine che diminuisce. Insomma se una sola giornata è bastata a creare il disordine to- tale e la rabbia di tutti i cittadini, che si sono letteralmente chiusi in casa, ora il weekend si prospetta da bollino non rosso, ma nero. Pensavano di aver scongiurato il caos Luci d’Artista, facendo fronte alle oramai consuete esigenze dei turisti che arrivano in città. Ma non avevano fatto i conti con il centro di Lettieri che stava per nascere in un periodo non semplice per i salernitani. Ma i salernitani sono stanchi di rimanere letteralmente segregati nelle loro case. E soprattutto, oltre al problema ambientale dell’inquinamento, il traffico automobilistico che blocca le principali arterie della città, cela soprattutto il terrore di trovarsi di fronte a un’emergenza e a non potervi far fronte. Prevenire è meglio che curare, e forse nessuno aveva fatto i conti con la situazione. Chiedono pazienza dal Comune di Salerno, ma la pazienza è quasi agli sgoccioli, ed infatti “Le Cotoniere” sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Facebook impazza di commenti e post di cittadini che impiegano ore anche e solo per ritornare a casa da lavoro o per svolgere semplici mansioni che richiedono l’uso dell’auto. E da Pa- lazzo di Città, le opposizioni partono subito all’attacco, chiamando in causa l’amministrazione e il Prefetto Malfi, di cui ancora non si hanno notizie, ma che è stato interpellato dai più, che hanno chiesto incontri urgenti. “Non è certamente in discussione il coraggio dell’imprenditore che ha investito qualche centinaia di milioni di euro, né la valenza architettonica della struttura – scrivono in una nota Roberto Celano e Ciro Russomando- E’evidente che il sistema di mobilità in zona è assolutamente insufficiente ed inadeguato per i flussi di visitatori riscontrati e previsti. Fummo del resto facili profeti nel passato, quando evidenziammo che neppure l’allargamento della carreggiata di via dei Greci avrebbe consentito di far fronte al prevedibile intensificarsi del traffico in una strada già particolarmente per- corsa”. Infine i consiglieri hanno rimarcato scene di o”straordinario” disagio: “File di automobilisti esausti ed esasperati hanno, inoltre, denotato e denunciato l’ assenza dei vigili in zona e l’insufficienza delle Istituzioni locali. Fratte, di fatto, è di- venuto un vero e proprio imbuto, con con- seguenti problemi in particolare per i residenti dei rioni collinari della città, prigionieri di un traffico insostenibile. E’ necessario assumere determinazioni urgenti per porre rimedio ai disagi creati dalla miopia amministrativa”. Anche il consigliere Dante Santoro scende in campo, sottolineando però un problema di carattere ambientale, già sotto i riflettori negli anni scorsi per quanto riguarda la kermesse di Luci d’Artista: “Chiedo di conoscere i dati relativi all’inquinamento prodotto nei pressi di Fratte, in quanto è ancora attiva una centralina dell’Arpac che dovrebbe rilevare il livello di smog a cui i cittadini sono esposti causa traffico – ha sottolineato Santoro – ma oltre al danno ambientale, c’è un grande problema che riguarda l’ordine pubblico. Non è possibile in questo modo far fronte alle esigenze e soprattutto in caso di emergenza sarebbe difficoltoso il passaggio per i mezzi di soccorso, creando così un danno inimmaginabile”. Poi Santoro ha concluso: “Prevenire sarebbe meglio e magari prima di dover far fronte a qualche tragedia. Pro- pongo una regia che controlli il flusso del traffico e soprattutto di incentivare il parcheggio anche negli altri comuni limitrofi, con un servizio navette che parta anche da lì. Ovviamente il tutto dovrebbe essere finanziato in parte anche dal centro commerciale in questione”. Insomma, sarebbe proprio il caso di impostare la sveglia dell’assessore De Maio, che ad oggi, non ha ancora ascoltato la voce dei salernitani.