di Andrea Pellegrino
Mastella prova a fondare l’Udeur 2.0 e da buon vecchio democristiano si pone al centro: contro Renzi per la riforma costituzionale ma morbido nei confronti di Vincenzo De Luca in Regione Campania. D’altronde l’ex guardasigilli, ora sindaco di Benevento, non nasconde i cordiali rapporti con il governatore. Poi in seguito si vedrà.
Per ora è un movimento. Anzi sono cinque. Uno in ogni provincia, per poi fondare il vero e proprio partito. Figlio di quell’Udeur che da Ceppaloni ha portato direttamente il suo leader ai vertici del governo Prodi, oltre che ad occupare ogni casella utile di governo e sottogoverno locale e nazionale.
Ieri al bar Moka è nato “Noi Salernitani” sotto la guida provinciale di Luigi Nocera che sostanzialmente è stato sempre vicino a Clemente Mastella. Ad eccezione di un breve periodo in casa dei cugini dell’Udc. E sostanzialmente ieri mattina si sono ritrovati tutti i rappresentati politici e territoriali dell’Udeur che fu. A partire dagli ex assessori provinciali Carmine Cennamo e Guerrino Terrone, poi l’ex sindaco di San Marzano sul Sarno, Franco Grimaldi e l’ex consigliere comunale di Salerno, Augusto De Pascale. A Cava de’ Tirreni si tratta invece con l’ex consigliere regionale Giovanni Baldi e ad annunciarlo è lo stesso Luigi Nocera. In compenso un ex consigliere regionale già c’è ed è l’ex forzista Gennaro Nocera.
Prima tappa i territori, poi assemblea regionale ed infine federazione nazionale. Luigi Nocera, dunque, traccia la linea: «Ricominciamo con la nostra esperienza. Naturalmente dopo il referendum saremo più incisivi. Considerato quello che stiamo osservando abbiamo deciso di ritornare in campo». E Mastella sogna i vecchi fasti. «Vogliamo esserci e sono convinto che torneremo quelli di prima. Credo che faremo la nostra parte a partire dai prossimi appuntamenti elettorali».
Sul referendum del 4 dicembre da parte del neonato movimento è un netto no mentre a De Luca il sindaco di Benevento ricorda: «Finanzi anche i nostri eventi».