Busitalia si è aggiudicata, unica offerta ammessa, la gara per l’acquisizione del CSTP. Il consigliere regionale Gambino interviene con una nota dove denuncia il fatto che “la società pubblica interamente posseduta dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane – e che quindi gode di vantaggi e fatturato derivante dall’house providing – potesse concorrere per tale acquisizione, né che AIR Spa – interamente posseduta dalla Regione Campania – avesse partecipato alla gara ma con documentazione incompleta tanto da essere esclusa nella fase preliminare, né e soprattutto che Busitalia (capitale sociale 31 MLN di euro) fosse,da un lato, indagata – per quanto si legge dalla Relazione Societaria al Bilancio 2015 presentata un mese prima dell’aggiudica salernitana – dalla Procura della Repubblica di Perugia per i reati di falsità ideologica e di truffa aggravata per l’erogazione di contributi pubblici e,dall’altro,sottoposta ad accertamenti da parte dall’Agenzia delle Entrate per oltre 20 MLN di euro per IRAP e contributi previdenziali ed assistenziali anno 2013 non versati”. Il futuro di questa giovanissima società – improvvisamente cresciuta dal Febbraio 2014 – è fortemente condizionato, come attestano i Revisori dei conti societari che parlano addirittura di pericolo per la continuità aziendale, dall’esito favorevole del contenzioso amministrativo che il consorzio MOBIT, di cui fa parte BUSITALIA, ha proposto contro l’aggiudica del servizio di trasporto a bacino Unico regionale che la Regione Toscana ha aggiudicato, il 16 Marzo 2016, alla Società Autolinee Toscane Spa classificatasi prima di BUSITALIA a seguito di gara con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Insomma “non è tutto oro quello che luccica” e che ci si trovasse di fronte ad un “normalissimo imprenditore del Settore dei trasporti su gomma”, per il quale i prossimi mesi si è intenzionati ad attribuirgli la gestione della Metropolitana di Salerno e dei trasporti su gomma dell’intero bacino regionale Campano magari attraverso l’incorporazione di AIR Spa che di fatto ora lo gestisce fatta eccezione per Salerno e Caserta, lo stanno provando ora, ed ancora una volta, i lavoratori di Cstp sulla propria pelle ai quali anziché fornire sostegno per le loro giuste e legittime richieste, si prospettano invece “ assenza di soluzioni alternative a BUSITALIA” e un possibile “fallimento di CSTP” se gli stessi non accettano le condizioni contrattuali – oggettivamente vessatorie – imposte dal nuovo acquirente. Il Gruppo Regionale di FDI ritiene che la trattativa sindacale in atto, deve essere condotta e svolta esclusivamente dai lavoratori e dalle OO.SS. – scevri da interventi esterni e condizionamenti essendo consapevoli che i diritti dei lavoratori vanno rispettati e garantiti e che la Regione Campania non è in attesa di nuovi messia l’alternativa a BUSITALIA esiste e si chiama AIR SPA, società pubblica interamente partecipata dalla Regione Campania”.
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