Quando la tecnologia rende più sopportabile gli effetti di una malattia come la sclerosi laterale amiotrofica ( malattia neurologica degenerativa), diventa la più grande alleata della medicina e dell’uomo.
Stephen Hawking ,uno dei fisici teorici più famosi al mondo, è affetto da tale malattia sin da giovane, e comunica grazie a un sintetizzatore vocale, che consiste in un sensore a infrarossi mosso da un muscolo facciale.
Egli utilizza il sensore per digitare i caratteri su una tastiera, poi il testo scritto viene convertito nella sua voce sintetizzata .
Purtroppo con il peggiore della malattia, comunicare diventava sempre più complesso.
Pertanto Intel insieme a una società che si occupa di intelligenza artificiale e tecnologia linguistiche, la SwiftKey, ha apportato degli aggiornamenti al software.
Il dispositivo aggiornato, come spiega lo stesso Hawking, è stato progettato in tre anni con un modello personalizzato di previsione dei termini, basato sui libri e sui documenti da lui scritti nel corso degli anni. Memorizza le parole più usate dallo scienziato, soprattutto termini di cosmologia e fisica. Sulla base dello storico delle conversazioni, il sistema suggerisce già anche le parole successive a quella in fase di scrittura, e inoltre continua a imparare man mano che viene utilizzato.
E’ stata migliorata anche l’interfaccia grafica , rendendo più semplice la navigazione in internet, scrivere o leggere le email. La nuova tecnologia sarà lanciata in commercio già nel 2015, un vero sostegno per tutte le persone tetraplegiche o con malattie neuro-motorie.
Naturalmente, come per Hawking, il software viene programmato in base ai bisogni delle persona che lo usa.
Non resta che aspettarci cose incredibili in quest’era tecnologica.
di Letizia Giugliano