di Brigida Vicinanza
Vincenzo De Luca torna ad essere lo “sceriffo”. Parte all’attacco infatti durante la puntata del venerdì a Liratv pronto a lanciare una nuova campagna contro i “cafoni” della città, che rendono a quanto pare Salerno una discarica a cielo aperto. Ma anche sulla sicurezza, con il governatore che è pronto ad interpellare il prefetto Malfi per la convocazione ad horas del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. «Ci sono questuanti ovunque in città, davanti a chiese, supermercati e farmacie. – ha affermato l’ex sindaco – Ambulanti sul corso, nei mercanti e sul Lungomare. Non possiamo perdere il controllo della città e la situazione da questo punto di vista non è soddisfacente né accettabile. Non è possibile avere un gruppo di extracomunitari accampato permanentemente nell’angolo della traversa che si trova a 50 metri dalla Questura e dalla Prefettura alle spalle del Cinema Augusteo». De Luca non si ferma, e ne ha per tutti, come sempre. Dettando le “regole” per la repressione: «Non possiamo militarizzare la città ma attuiamo campagne di contrasto di medio-lungo periodo. – ha continuato De Luca – Un mese di repressione e poi allentiamo la morsa per poi ripartire». Insomma, un intervento a tenaglia per il governatore, con la città presidiata per zone ed aree di competenze a tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio. Non poteva mancare nemmeno il rimprovero e la strigliata nei confronti dei cittadini che non effettuano nelle norme la differenziata. «Cala il rendimento per colpa di quel 5% di cafoni. – ha ripreso De Luca – C’è gente che ti strappa gli schiaffi dalle mani. Uno dei punti che differenzia il Nord dal Sud è lo spirito civico. Dobbiamo crescere: non possiamo avere un vigile urbano ad ogni cassonetto per la raccolta del vetro o ad ogni auto in doppia fila. Se esiste una percentuale del 5% di cafoni questi provocano un danno all’intera città». Su questo punto risponde in maniera immediata il consigliere di opposizione Roberto Celano, che si schiera dalla parte dei cittadini: “Cafone è certamente colui che sporca la città ma lo e’ anche, per la verita’, chi sovente utilizza un linguaggio inusuale e poco edificante pur ricoprendo una carica pubblica apicale. Non vorrei che questa campagna potesse ritorcersi contro chi l’ha ideata”. Forte Celano della sua idea continua: “Basta con il dipinto della città come quella preda dei cafoni. Il vero problema è l’inefficienza dei servizi. Per le tasse che pagano i cittadini e soprattutto per la Tari non ci sono giustificazioni o cafoni che tengono. L’incapace tende sempre a utilizzare la tecnica dello scaricabarile”. Poi il consigliere di opposizione conclude: “Anche l’erba che cresce a dismisura accanto ai marciapiedi è colpa dei cafoni? La verità è che esiste un problema di fondo a Salerno, tutte le spese che dovrebbero essere coperte dalle tasse non vengono utilizzate per garantire la dovuta manutenzione in città, non è colpa dei cittadini, questa amministrazione deve sicuramente svegliarsi e prendere in mano la situazione”.