Settimo appuntamento, domani dei “Concerti di Primavera”, giunti alla seconda edizione ed organizzati dall’Associazione Culturale “ARECHI” presieduta dal Maestro Sergio Caggiano. Ad esibirsi nella suggestiva Sala S.Tommaso, adiacente al Duomo di Salerno, il Quartetto Felix, reduce da brillanti performance dapprima al Parco della Musica di Roma e poi in occasione della prestigioso Festival Internazionale di Musica da Camera di Mantova, conclusasi da appena pochi giorni. Il gruppo, formato da giovani artisti, allievi del Corsi di Alto Perfezionamento di Musica da Camera, dell’Accademia Santa Cecilia, sotto la guida del Maestro Carlo Fabiano è costituito da Vincenzo Meriani al violino, Francesco Venga alla viola, Matteo Parisi al violoncello e Marina Pellegrino al pianoforte; quattro brillanti protagonisti della musica classica, diplomatisi con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, formatisi con i più grandi maestri contemporanei. Gli artisti, già noti ed affermati come solisti sia in Italia che all’estero, hanno voluto dare vita ad un quartetto di musica da camera a cui è stato aggiunto l’aggettivo felix per tre diversi ma significativi motivi: innanzitutto per rendere omaggio alla loro terra d’origine, denominata un tempo Campania Felix, per la fertilità del suo territorio, poi per un doveroso riconoscimento al grande compositore Felix Mendelssohn, musicista che ha creato un vero e proprio collegamento tra il periodo storico-musicale classico e quello romantico ed infine perché la parola Felix, ovvero Felice rispecchia la personalità dei componenti del gruppo. Due i brani in programma: il Quartetto per pianoforte ed archi in sol minore K.478 di Mozart e il Quartetto per pianoforte ed archi in mi bemolle maggiore opera 47 di Schumann. Gli schemi compositivi dei due quartetti, seppur particolarmente distanti, presentano delle strabilianti analogie nelle scelte stilistiche dei movimenti che caratterizzano i brani. Il genio dissoluto di Mozart e la sua esplosiva combinazione di tre differenti momenti, drammatico – sognante – frizzante, così distribuiti nell’ambito di un unico brano, incontrano la doppia personalità di Schumann, che convive e si scontra tra le note di ognuno dei quattro movimenti del suo Quartetto op. 47. Nel primo, ad un’introduzione corale si contrappone un Allegro ma non troppo, fluido e discorsivo, a cui segue lo Scherzo, leggero ma ritmicamente severo, alternato da due Trii di carattere più melodico, per confluire poi nell’Andante Cantabile, concepito in forma di canzone, in netto contrasto col movimento precedente, preludio di un Finale, che quasi riprende il rigore compositivo del Rondo del Quartetto K. 478 di Mozart, ma che lascia spazio alle più disparate visioni fantasiose di Schumann, specchio della sua sofisticata volubilità d’animo. Un programma affascinante ed emotivamente coinvolgente che ha riscontrato in più occasioni gli apprezzamenti del pubblico. Il concerto è per lunedì 13 giugno con inizio alle ore 20,15.
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