SARNO. Senza rete fognaria, senza pubblica illuminazione, senza linea telefonica fissa, senza gas di città, una strada senza asfalto e l’acqua potabile è arrivata solo nel 2012: scenario da terzo mondo in via Villa Venere, la strada che collega via Sant’Eramo con via Bracigliano proprio a ridosso dello straordinario polmone verde del Parco del Voscone, anch’esso abbandonato a sé stesso e nel degrado. Rifiuti di ogni genere albergano sulla pubblica via e i residenti oramai sono esasperati e sul piede di guerra. In via Villa venere i problemi da risolvere sono tanti e nel corso degli anni, restano sempre gli stessi – se non peggiorano – a causa dell’indifferenza delle amministrazioni comunali rispetto a tutti i disagi che ci sono. Eppure via Villa Venere è una di quelle aree che è stata duramente ed irrimediabilmente colpita dalla frana del 1998 e quindi, la manutenzione e la messa in sicurezza dovrebbe essere una priorità per garantire una possibile via di fuga. I canaloni invece restano sporchi. La vasca di raccolta Villa Venere poi, dopo anni, risulta ancora senza alcuna illuminazione pubblica. Installati i pali, si resta tuttora al buio perché mancano i fondi per comprare i fili e garantire l’allacciamento dell’energia elettrica. Insomma, uno scempio istituzionale: una situazione che ricorda l’ante guerra e che perdura nonostante tutto. Per strada si trovano rifiuti speciali di ogni genere: televisori, elettrodomestici, vernice. In quella fetta di territorio c’è un susseguirsi di roghi di rifiuti speciali e pericolosi che rendono via Villa Venere la piccola “terra dei fuochi” di Sarno. Addirittura nei giorni scorsi, alcuni residenti non potevano uscire dalla loro casa per la presenza di rifiuti che ostacolavano il passaggio: eppure, in caso di disagi e di disservizi, è impossibile anche per i soccorsi raggiungere le abitazioni perché la strada è sterrata e davvero impercorribile. Anche il postino è costretto a restare fuori mentre gli unici che riescono a raggiungere le case senza problemi sono i ladri: i furti infatti sono all’ordine del giorno, complice il buio della zona. Dai cittadini della zona arriva un urlo di disperazione e l’sos alle istituzioni: in via Villa Venere c’è un’emergenza vivibilità e di salute. La richiesta è quella di intervenire al più presto: basti pensare che in via Bracigliano sono in corso i lavori di bonifica dell’ex discarica comunale, bastava poco per non fare sentire quei cittadini come di serie B. Per ora le uniche risposte sono per fare da scaricabarile tra Comune e Arcadis: un rimpallo di responsabilità che penalizza gli abitanti della zona che respirano la diossina sprigionata dai roghi notturni.
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