Di Adriano Falanga
E’ una vera e propria crociata quella che il sindaco Pasquale Aliberti ha messo in campo per esprimere la sua decisa contrarietà alle Unioni Civili. E per farlo, non ha lesinato di usare la sua pagine Facebook, pubblicando una foto piuttosto eloquente di quella che forse, per lui, è una coppia omosessuale. Molto probabilmente è una forte provocazione quella del primo cittadino, forse anche un modo per rispondere al convegno di questa sera che terranno i Giovani Democratici sul tema, presso la sala consiliare della Biblioteca Morlicchio. Anche perché l’accordo trovato tra le forze di Governo esclude totalmente le adozioni mentre una serie di emendamenti sembrano chiarire che le Unioni Civili non possono essere parificate al matrimonio. Forse Aliberti non lo sa, o forse si, fatto sta che scrive sulla sua pagina in rete: “Il Governo annuncia di aver raggiunto l'accordo sulle Unioni Civili. Presto in Italia cambierà il concetto di famiglia. In un paese che diventa moderno, come dice Renzi, io preferisco essere un rivoluzionario romantico che continua a difendere i banali principi di natura”. La foto è forte, e non mancano i commenti di protesta, molti dei quali ancora più pesanti della stessa foto postata dal sindaco. “Non sei d'accordo con le adozioni ma non dare un'immagine distorta del mondo omosessuale – scrive una ragazza – è come se a noi napoletani ci ritenessero tutti camorristi, o i musulmani tutti terroristi e così via. Certe generalizzazioni potrei aspettarmele da una persona mediocre ma non da una persona che dovrebbe avere una visuale più ampia.”. Il primo cittadino tira dritto, ribadisce la sua visione arcaica di famiglia: “Non sono contro gli omosessuali ma per la famiglia naturale. Non farmi sentire un rivoluzionario solo perché dico "naturale". Amatevi ma lasciateci credere ancora che una famiglia si compone di un uomo e una donna”. L’argomento è dolente, ed è notoriamente uno di quei temi su cui i politici preferiscono tacere. Non s’era mai vista una simile catena di veri e propri insulti all’indirizzo del primo cittadino, che quanto a volgarità, non sono secondo alla sua stessa foto. Aliberti però sembra non smuoversi, e a chi non lesina di dargli del ridicolo risponde: “Sarò pure ridicolo, io non mi adeguo alla tua visione. Solo rispetto. La foto sarà di basso profilo, rimane altra però la mia idea di famiglia”.
Almeno al sindaco va dato atto che ha scelto di non nascondersi, cosa non facile per chi, come lui, vive una continua campagna elettorale. Non manca la replica di Michele Grimaldi, consigliere comunale del Pd: “Immaginate come possa essere difficile vivere se stessi e l'amore, quando spesso il bullismo omofobo (e non solo) dilaga così violentemente, in tutti i sensi, nelle nostre scuole, nei luoghi di sport o di aggregazione. E poi immaginate di leggere questo post che ha pubblicato il Sindaco di Scafati. Immaginate di leggere e di guardare la foto, pensando che quel post e quella foto la stiano leggendo e guardano i vostri compagni di classe, i vostri professori, le vostre famiglie. Immaginate tutto questo, ed immaginate come sia purtroppo facile farvi sentirsi diversi, sbagliati, soli. Per questo Pasquale Aliberti lo contesto come Sindaco, ma mi fa ribrezzo come uomo”. Secondo Grimaldi, Aliberti ricopre un ruolo istituzionale e: “Le Istituzioni dovrebbero essere di tutti: dare l'esempio, combattere pregiudizi e discriminazioni, essere sempre e soprattutto dalla parte dei più deboli. L'amore è una cosa semplice, ed è più forte del vostro odio, delle vostre meschinità, delle vostre cattiverie, della vostre convinzioni medioevali”. Occhi puntati quindi sul convegno di questa sera, dove lo stesso Grimaldi sarà presente e che anticipa: “presenterò una mozione in consiglio comunale per l’istituzione a Scafati del registro delle unioni civili”. Una proposta che Aliberti ha già sonoramente bocciato alcuni mesi fa: “Il Pd, gli Arancioni e i cinque stelle, con una semplice raccolta di firme, mi vogliono far istituire a Scafati un registro per le unioni civili. Le uniche unioni che riconosco sono tra uomo e donna. Queste sono già possibili. Per altri tipi di unioni ci pensasse Renzi a fare norme contro natura. La famiglia è sacra”. E Renzi ci ha pensato, a quanto pare. Stasera all’incontro intitolato “Lo stesso sì” saranno presenti anche l’onorevole del Pd Giuditta Pini, Antonello Sannino presidente Arcigay Napoli e Ottavia Voza, presidente Arcigay Salerno.