Non attuarono tutte le misure necessarie a prevenire la contaminazione della rete idrica della Casa di Cura “Prof. Dott. Luigi Cobellis”. Avvelenamento di acque e delitti colposi contro la salute: questi i reati contestati al direttore generale ed al procuratore speciale dell’industria di prodotti chimici per la manutenzione civile Zep Italia ed al Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Salerno, servizio di igiene pubblica. Ai vertici della Zen è contestato anche l’omicidio colposo. Il sostituto procuratore della Repubblica Paolo Itri ha avanzato la richiesta di rinvio Alessandro Brighenti, classe ’56 di Ferrara, Luigi Marco Danieli, classe ’61 di Valdagno, Giuseppe Di Fluri, classe 1951 di San Mauro La Bruca. La Zep Italia, all’epoca dei fatti contestati, era la società incaricata del trattamento dell’acqua sanitaria della Casa di Cura dell’ex consigliere regionale Luigi Cobellis. Nello specifico è emerso che la mancanza delle misure idonee di prevenzione avrebbe causato la contaminazione della rete idrica della Casa di Cura con il batterio della “Legionella” e “Pseudomonas Aemginosa” esponendo così al contagio sia le persone ricoverate che i lavoratori. L’inchiesta nasce dalla denuncia dei familiari della signora Antonietta Perretta deceduta il 12 luglio del 2010. Dai riscontri effettuati emergeva che nel nel periodo dal 20 luglio 2010 l’impianto idrico della Casa di Cura Cobellis risultava, dai controlli Arpac, essere inquinato dal batterio della Legionelellosi con valori enormemente superiori ai massimi stabiliti. Tale presenza, anche se in valori più contenuti, risultava da un’ispezione dei Nas del 18 settembre 2010 e del 7 luglio 2011. In riferimento al decesso della signora Peretta sono indagati per omicidio colposo Alessandro Brighenti e Marco Luigi Danieli. Secondo l’accusa la donna contrasse il batterio della “Legionella” nel periodo di ricovero tra il 13 maggio 2010 ed il 23 giugno 2010. Infezione diagnostica dai medici dell’ospedale civile San Luca di Vallo della Lucania. Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Salerno, Di Fluri, è indagato anche per omissioni di atti d’ufficio in quanto “in data 28 settembre 2010 a riscontro dei precedenti accertamenti sanitari effettuati presso la predetta Casa di Cura in data 20 luglio 2010 dal suo stesso Dipartimento, per il tramite dell’Arpac di Salerno in data 28 settembre 2010 e risultate positive con la presenza in forma massiccia nella rete idrica del batterio della legionella, pur avendo ricevuto formale comunicazione in data 9 agosto 2010. L’udienza preliminare è stata fissata per il 18 maggio 2016 davanti al Gup Valeria Campanile. Legion
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