Scafati. L'appello: "Salviamo la Garritta Borbonica" - Le Cronache
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Scafati. L’appello: “Salviamo la Garritta Borbonica”

Scafati. L’appello: “Salviamo la Garritta Borbonica”

Di Adriano Falanga

Garitta borbonica ricettacolo di rifiuti, parte la richiesta all’amministrazione comunale di recuperare e valorizzare la storica postazione di guardia dell’Ex Polverificio Borbonico. Promotori due cittadini, Sebastiano Sabbatino e Alfonso Strino, appassionati di storia locale. “La tutela è di importanza prioritaria, oltre ad essere dettata dall’art. 9 della Costituzione italiana – si legge nel protocollo – La valorizzazione è diventata negli ultimi anni un’opportunità concreta di investimento, oltre alla sua funzione educativa e materiale tangibile della memoria storica, il patrimonio culturale è riconosciuto come luogo dove intraprendere iniziative culturali e azioni capaci di sviluppare il livello socio-economico locale e del territorio”. La Garitta di vedetta sita in via Pasquale Vitiello nei pressi del Polverificio Borbonico è una piccola costruzione in muratura. Esse generalmente venivano addossate alle mura esterne delle fortezze. Veniva costruita con lo scopo di proteggere una sentinella e consentirgli la difesa della striscia di terreno posta alla base delle murature, oltre che offrirgli un’ampia visuale sull’orizzonte. In alcuni casi era dotata di feritoie che consentivano ad un balestriere di colpire il nemico, restando al riparo. Premesso ciò, Sabbatino e Strino chiedono al sindaco Pasquale Aliberti e all’assessore Antonio Fogliame: “Che si avvii un piano di recupero e valorizzazione con la collaborazione delle Autorità competenti”. Secondo i due promotori, la Garitta potrebbe essere rivalorizzata e spostata, e allegano alla richiesta una foto in cui si vede una struttura simile “recuperata” e messa “a guardia” dei Navigli di Milano. Il Polverificio Borbonico oggi è sede di mostre, eventi, finanche mercatini natalizi. L’assessorato competente è piuttosto operativo in tal senso, ma il resto della struttura, dall’immenso Parco retrostante all’Arco “Porta Carrese”, versa in condizioni fatiscenti. Il Comune già da diversi mesi ha chiesto al Demanio l’acquisizione dell’intera struttura, ad oggi però ancora nessuna notizia.