Scafati. Fdi: "non andremo alla conferenza (beffa) dei capigruppo di questa sera" - Le Cronache
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Scafati. Fdi: “non andremo alla conferenza (beffa) dei capigruppo di questa sera”

Scafati. Fdi: “non andremo alla conferenza (beffa) dei capigruppo di questa sera”

“La nota istituzionale del Sindaco Pasquale Aliberti di pacificazione, dopo l’attacco continuo alle istituzioni stesse, la irriverenza verso le leggi e regolamenti, le missive anonime al Presidente del Consiglio e a molti membri dell’opposizione ci sembra tardiva ed inopportuna  ed oltrettutto indicativa di personalità psicologica ambivalente”. Così il capogruppo di Fratelli D’Italia Cristoforo Salvati, dopo l’invito del sindaco Pasquale Aliberti ad una moderazione dei toni dello scontro politico. Aliberti ha chiesto al presidente Pasquale Coppola di convocare all’uopo la conferenza dei capigruppo. Invito raccolto per questa sera. “Lo spettacolo indecoroso dato nei consigli comunali nasce unicamente da mancanza di rispetto del ruolo di controllo e di garanzia verso le opposizioni con la mancanza di rappresentanza nelle partecipate comunali, con nomine politiche e non senza che mai il consiglio comunale venisse informato sulle motivazioni e sulla legittimità delle stesse. E’ indecoroso tutto questo, come anche l’atteggiamento avuto nell’ultima conferenza dei capigruppo dove per la prima volta abbiamo avuto l’onore della presenza del Sindaco, che prima dell’apertura dei lavori consegnava ulteriore missiva del loro “personale” concetto di legittimità e poi si allontanava con i suoi adepti senza avere rispetto di quella opposizione che nel tentativo di far prevalere le leggi dello stato era andata prima in Procura e poi in Prefettura a causa di un consiglio comunale “taroccato”. E’ indecoroso che la nostra Città sia rappresentata da chi pugnala le istituzioni, le leggi e i suoi avversari continuamente e poi vuole vestire improvvisamente i panni dell’equlibrio e del fair play – infine la conclusione di Salvati – Alla conferenza delle beffe di stasera non parteciperò, rispettoso del mio ruolo e della città stanca delle ambivalenze e desiderosa di rinnovamento morale per la sua rinascita”.