Un matrimonio tradizionale e senza troppi fronzoli, quello di due ragazze di Capaccio che hanno deciso di coronare il loro sogno d’amore. Oggi, nella splendida Villa Mimosa di Cava, le due sposine si giureranno amore eterno e pronunceranno quel fatidico sì, che verrà consacrato da un sacerdote in carne ed ossa. Ventidue anni l’una, ventitré l’altra, pronunceranno il loro fatidico sì per la vita, in un territorio – come quello di Salerno e provincia – che ancora non gode di un registro per le trascrizioni delle unioni tra le persone dello stesso sesso, come invece accade nel Comune di Napoli, tra gli altri. Ma il matrimonio delle due ragazze capaccesi, andrà ben oltre perché oltre al ricevimento con buffet, infatti, gli invitati assisteranno anche ad una cerimonia religiosa vera e propria, con tanto di altare e fedi benedette. Gli increduli, che faticheranno a convincersi e strizzeranno l’occhio, dovranno certamente cambiare idea. La cerimonia sarà infatti celebrata da don Rosario Ferrara, padre della chiesa cattolica ecumenica che, a differenza di quella romana, è totalmente aperta ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, permettendone la benedizione rituale. Quasi un miraggio per le coppie gay costrette a partire all’estero, in paesi che sono anni avanti in tema di diritto civile. Certamente una novità anche per il wedding planner Giovanni Landi (nella foto con la collega Betty), che ha curato la cerimonia in ogni minimo dettaglio nella villa “country chic” di Cava. «Teniamo a questo matrimonio per la diversificazione dell’evento – ha spiegato il wedding planner – È la prima volta che mi trovo davanti a un matrimonio tra due persone dello stesso sesso e credo che nessun collega, nel salernitano, ne abbia mai fatti di simili. Non è soltanto una cena ma un vero e proprio evento, perché c’è un prete che viene a celebrare una coppia gay con rito religioso, quindi anche con la benedizione della chiesa. È questo il vero evento. Qui a Salerno è ancora una cosa da film». L’outfit delle due sposine sarà tradizionale, abito da sposa per l’una e tailleur di stile “masculine” per l’altra. Un matrimonio in pena regola – purtroppo non riconosciuto legalmente – che regalerà tante emozioni e lascerà tutti senza fiato. Rossella Ronca
Articolo Precedente
Comunali, Scarlato dice no a Mara. Ecco l’organigramma di Forza Italia
Articolo Successivo
I favolosi anni ‘60 di Salerno
Categorie
- Sport
- Regionali 2020
- Spettacolo e Cultura
- Politiche 2022
- Attualità
- amministrative 2023
- Video
- Tech
- Provincia
- Business
- Primo piano
- Senza categoria
- Editoriale
- Speciale Pcto 2024
- sanità
- Enogastronomia
- Web & Tecnologia
- Amministrative 2024
- Giudiziaria
- Politica
- Salerno
- Inchiesta
- Extra
- L'iniziativa
- Ultimora
- Campania
- Cronaca
- Coronavirus
Tags
abusivo
auto
calcio
casa
cava
cavese
celano
costruzioni
crescent
de luca
direttore
discoteca
fiamme
fuoco
gagliano
gambino
incendio
ladro
lettere
NEWS
nocera
nocerina
no crescent
ordinanza
ordine
paganese
pagani
parcheggi
pastena
piazza della libertà
polizia
polizia municipale
porticciolo salerno
porto
poste
rapina
rotary
salerno
siniscalchi
soldi
sport
TOP
udc
vigili
vigili del fuoco