Siano, ricostruiti arti. Salva la mano - Le Cronache Cronaca
Cronaca Castiglione dei Genovesi

Siano, ricostruiti arti. Salva la mano

Siano, ricostruiti arti. Salva la mano

di Erika Noschese

Il silenzio ovattato dei corridoi del reparto di Ortopedia del “Ruggi d’Aragona” è stato interrotto ieri solo dal sommesso viavai dei medici e dal sospiro di sollievo di una comunità che, da tre giorni, vive in un incubo sospeso tra la rabbia e l’incredulità. Per Carmine Siano, il sindaco sessantaquattrenne di Castiglione del Genovesi, la giornata di ieri ha segnato l’inizio della risalita, quella più difficile, dopo il baratro di violenza in cui è stato scaraventato la sera di Santo Stefano. Cinque ore. Tanto è durata la battaglia silenziosa combattuta tra i riflessi delle luci scialitiche dall’equipe chirurgica guidata dal primario Mauro Nese. Un intervento “fiume”, reso necessario non solo dalla molteplicità delle lesioni, ma dalla ferocia chirurgica – se così si può definire il danno inferto da un corpo contundente – con cui l’aggressore ha infierito sul primo cittadino. Non è stata una semplice operazione di routine, ma un minuzioso lavoro di ricomposizione di un corpo martoriato da colpi sferrati per distruggere. Il bollettino che emerge dopo il lungo passaggio in sala operatoria parla di un lavoro articolato che ha interessato gran parte del lato sinistro del corpo di Siano. I chirurghi hanno dovuto procedere alla ricostruzione della gamba e della caviglia sinistra, zone profondamente lese dalla violenza dell’impatto, probabilmente con una spranga o un bastone pesante. Ma il lavoro più delicato ha riguardato gli arti superiori e le estremità. Particolare apprensione era stata espressa nelle ore precedenti per le condizioni della mano destra. Una delle dita, infatti, appariva in condizioni critiche, tecnicamente definibile come una sub-amputazione. È stato necessario un intervento di plastica di scorrimento, una tecnica complessa utilizzata per coprire i tessuti esposti e garantire la salvaguardia dell’integrità funzionale dell’arto. Allo stesso modo, i medici sono intervenuti sull’avambraccio sinistro e sul padiglione auricolare, anch’esso gravemente danneggiato durante il pestaggio. Al momento, il primo cittadino si trova in una fase di risveglio monitorato. I parametri metabolici sono tornati nella norma e il quadro clinico viene descritto come stabile. Siano è cosciente, sebbene ancora provato dall’effetto dei farmaci e dallo shock post-traumatico. Se non insorgeranno complicazioni nelle prossime 48 ore, l’equipe medica conta di poterlo dimettere già nel corso della prossima settimana. Mentre la scienza medica tentava di riparare i danni fisici, i Carabinieri della compagnia di Salerno, coordinati dalla locale Procura, hanno continuato a setacciare ogni angolo dei Monti Picentini alla ricerca di tracce dell’aggressore. L’agguato, avvenuto intorno alle 20:30 di venerdì scorso, è stato di una rapidità e di una ferocia agghiaccianti. Siano era appena uscito dalla sua abitazione per recarsi a una recita natalizia dei ragazzi del paese, un appuntamento simbolo della serenità festiva. Ad attenderlo nel buio, invece, c’era un uomo col volto coperto, che lo ha sorpreso alle spalle senza dargli alcuna possibilità di difesa. Le indagini stanno cercando di fare luce sul movente: si scava nella vita amministrativa, nelle delibere recenti, ma anche in possibili dissidi personali che potrebbero aver scatenato una simile furia cieca. Siano, che è già stato sentito brevemente dai militari nelle scorse ore, ha cercato di fornire ogni dettaglio utile, sebbene il trauma e la rapidità dell’azione rendano difficile l’identificazione certa. L’eco di quanto accaduto a Castiglione del Genovesi ha superato rapidamente i confini del piccolo comune, sollevando un’ondata di sdegno che ha coinvolto le massime autorità e le associazioni del territorio. Tra le prese di posizione più dure e significative c’è quella dell’Associazione Antiracket–Antiusura “Emergenza Legalità” di Salerno, che ieri ha diffuso una nota ufficiale di condanna senza appello. “Esprimiamo la più ferma e totale condanna per la vile aggressione subita dal Sindaco Carmine Siano”, ha dichiarato il presidente dell’associazione, il dottor Luigi Frezzato. «Si tratta di un atto gravissimo che colpisce non solo la persona del Sindaco, ma l’intera comunità e i valori di legalità, democrazia e rispetto delle istituzioni. La violenza non può e non deve mai essere uno strumento di intimidazione verso chi svolge il proprio ruolo con impegno, responsabilità e senso dello Stato». Frezzato ha poi voluto rivolgere un pensiero diretto a Siano, attualmente ancora sotto osservazione al “Ruggi”: “Al dottor Carmine Siano va la nostra piena solidarietà, la vicinanza umana e l’augurio di una pronta e completa guarigione. Come associazione, ribadiamo con forza che saremo sempre al fianco di chi difende la legalità e il bene comune, senza arretrare di fronte a minacce o violenze”. Il comune di Castiglione del Genovesi, poco più di mille anime arroccate alle pendici del Monte Monna, non è abituato alle cronache nere. Qui, dove tutti si conoscono, l’aggressione al “loro” sindaco è vissuta come una ferita collettiva. La serata di Santo Stefano, che doveva concludersi tra applausi e auguri per la recita dei giovani del borgo, si è trasformata in uno spartiacque temporale. I cittadini si interrogano su chi possa aver covato un odio tale da spingersi fino a un pestaggio a sangue. C’è chi teme che dietro l’incappucciato possa nascondersi un segnale più profondo, un tentativo di minare la stabilità di un’amministrazione locale impegnata sul fronte della trasparenza. La presenza massiccia delle forze dell’ordine e la mobilitazione di associazioni come “Emergenza Legalità” servono anche a questo: a far sentire che lo Stato, nonostante l’ombra della spranga, è presente. Ora l’attesa è tutta per il ritorno di Siano a casa. Il decorso sarà lungo, la riabilitazione richiederà tempo e pazienza, soprattutto per recuperare la piena funzionalità della mano e della gamba sinistra, ma la determinazione mostrata dal primo cittadino anche nei momenti immediatamente successivi al risveglio lascia ben sperare. La prossima settimana potrebbe essere quella del ritorno tra la sua gente, non più come vittima, ma come il sindaco che non si è lasciato intimidire dal buio.