La bellezza e la suggestione del presepe vivente rivivono, dopo circa un decennio, tra le strade di Siano, in un piccolo borgo della Valle dell’Irno, dove grazie alle Parrocchie e alle Comunità di SS. Annunziata e S. Maria delle Grazie, sapientemente guidate da don Giacomo De Filippis, hanno voluto far rivivere le ambientazioni storiche, intrise di fede e mistero, che hanno accompagnato la nascita del Bambino Gesù. Una Iniziativa di grande valore religioso, culturale e comunitario, promossa dalle Parrocchie SS. Annunziata e Santa Maria delle Grazie. Don Giacomo può descriverci in sintesi il Presepe Vivente di Siano e dove si svolge? “Si ripete dopo un decennio, la meravigliosa esperienza della Natività di Gesù Cristo ambientata artisticamente nell’aperta campagna di Vignolìa. Stiamo vivendo momenti di grande spiritualità, un Natale vivente interpretato da giovani, bambini, anziani e intere famiglie. Un’esperienza esaltante per i visitatori che passo dopo passo verranno introdotta nel villaggio di Betlemme per scoprire la narrazione storica ed evangelica nelle molteplici rappresentazioni sceniche costruite con dovizia e amore. Sarà un percorso indimenticabile che condurrà alla capanna Santa della Natività posta in direzione del monte di San Francesco ideatore del primo presepe vivente. Tutto l’itinerario parte e si snoda dal censimento indetto da Cesare Augusto al tempo del governatore romano Quirinio al presidio romano con i soldati. Scene familiari di vita quotidiana vi introdurranno a Piazza Betlemme, dove ammirerete la celestiale visione della Capanna. Sulla via dell’uscita le oche e le lavandaie vi rallegreranno passerete poi per l’albergo affollato di Betlemme, dove Maria e Giuseppe non trovarono posto proseguendo vi fermerete alla Sinagoga per scoprire i segni ebraici, le profezie e l’attesa messianica. Andrete oltre e vi porterete nell’oasi di Gerusalemme, dove avrete un momento di ristoro dopo il lungo viaggio intrapreso. Farete attenzione perché scorgerete in lontananza l’eco della guerra che ancora oggi imperversa a Gaza e in terra Santa. Avrete modo di invocare la pace, farvi il segno della croce e ritornare alle vostre case con tanta speranza”. Tra il 20 e il 28 dicembre – nei 5 giorni in cui finora si è tenuto – ci sono stati tanti visitatori. Può il presepe vivente, oltre al suo valore religioso, diventare un volano per il turismo locale? “Il presepe richiama persone da ogni paese e certamente incentiva il livello turistico. Auspichiamo che il Comune e l’amministrazione scelgano sempre iniziative di valore che possano durare nel tempo per farle diventare tradizioni e arricchire la storia culturale e religiosa di Siano”. Una iniziativa patrocinata dal Comune di Siano, con il Sindaco Marchese e l’Amministrazione Comunale che sono sempre vicini alle iniziative della Parrocchia. Vuole esprimere un suo pensiero in tal senso? “Le istituzioni locali sono sempre vicine alle parrocchie dando il loro meglio per qualsiasi evento che si svolge in paese”. A tal proposito vorrei chiederle, lei da uomo di fede, cosa pensa di queste violenze che vengono spesso perpetrate nei confronti dei rappresentanti delle istituzioni? L’ultima è avvenuta nella giornata di Santo Stefano con il Sindaco di Castiglione del Genovesi che è stato aggredito e ora si trova ricoverato in ospedale. “Il dialogo pacifico ottiene risultati, la violenza e l’aggressione sono da condannare in ogni occasione. Al sindaco di Castiglione, a nome mio personale e dell’intera Comunità di fedeli di Siano esprimiamo piena solidarietà e vicinanza”. In ultimo, un appello per richiamare fedeli e visitatori al Presepe Vivente di Siano ricordando gli ultimi giorni in cui si terrà subito dopo capodanno. “Un momento di serenità di pace camminando per le strade della piccola Betlemme da noi costruita farà sorgere nell’ animo sentimenti buoni facendo ravvivare la vostra Fede carissimi visitatori. 1-5-6 gennaio le prossime rappresentazioni”. Riflessione, abbinata a una tranquillità che di questi tempi è sempre un momento importante da recuperare soprattutto con la famiglia. Mario Rinaldi





