Nuovo Arechi, il giallo dei fondi - Le Cronache Ultimora
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Nuovo Arechi, il giallo dei fondi

Nuovo Arechi, il giallo dei fondi

Si farà davvero il nuovo Arechi? Il quesito non è peregrino perché la sdentatura della scala all’esterno della curva nord fatta il 21/11, due giorni prima delle elezioni Regionali, non ha avuto seguito evidente. E se fosse stata solo una messa in scena? Di fatti, nei giorni scorsi il Sindaco ha dichiarato che ancora si stanno portando avanti le carte, mentre l’avvio materiale dei lavori continua a slittare e, se pure ci sono i rendering del nuovo Stadio, nessuna notizia viene diffusa sul progetto esecutivo finale. Si senti dire, poi, dell’imminente avvio dell’abbattimento del PalaTulimieri per fare il nuovo Volpe, ma ci sono voci di espropri ancora da completare e per le piogge insistenti di questi giorni si temono gravi allagamenti in conseguenza del massimo rischio idrogeologico attribuito nelle tavole dell’Ispra, l’Istituto Nazionale che controlla il territorio. Due sono le aree considerate tali nel territorio della Città: il Fusandola e il Fuorni. E, manco a farlo apposta, proprio su di esse sono state progettate le opere più impegnative. In definitiva, le dichiarazioni ufficiali non sono rassicuranti e nessuno sembra voler affrontare il problema dell’enorme copertura finanziaria. Se dovessero mancare i soldi, tutto il resto sarebbe solo noia. Intanto, per i lavori preliminari avviati a fine settembre, e per quelli attesi per il campo Volpe, si utilizzeranno fondi già destinati da alcuni anni allo Stadio e mai spesi. Ci sono due delibere del Comune per questo: la 337 del 12/09/2025 e la 486 del 10/12/2025. Per il resto, staremo a vedere. All’inizio, si parlò dei fondi PNRR. Parole fuori controllo. Chi le pronunciò avrebbe dovuto sapere che non si potevano utilizzare perché l’Europa aveva detto subito di no. Ne avevano preso atto i tifosi della Fiorentina e del Venezia che speravano di vedere rifatti i loro campi in tempi brevissimi e invece hanno dovuto attendere fondi alternativi. A quel tempo, maggio 2023, per il restyling completo dell’Arechi si valutava una spesa di 35 milioni di euro. Dopo appena due mesi, il 27/07/2023, un post dell’Ansa informava che il costo era salito a quasi cento milioni di euro (95 milioni) per fare lo stadio più moderno d’Italia. La cronologia prevedeva la presentazione del progetto definitivo entro marzo 2024, con avvio della gara a giugno e apertura del cantiere tra agosto e settembre. Con tre turni al giorno, il campo sarebbe stato completato entro dicembre 2025. Purtroppo, tra pochi giorni finiscono inutilmente sia il mese che l’anno. Intanto, la spesa è lievitata a circa 140 milioni e per i lavori saranno necessari quattro anni. Ma, se ci sono solo gli spiccioli messi dal Comune, gli altri soldi chi li caccerà? Da un primo spiffero di notizie, si è pensato ai Fondi Europei di Sviluppo e Coesione (FSC), quelli oggetto di un lungo contenzioso tra Regione e Governo. Nel settembre 2024 sono stati concessi 6,5 miliardi per investimenti strategici a favore di cittadini e imprese, tra cui la bonifica di Bagnoli, l’emergenza bradisismo nei Campi Flegrei, il completamento di numerosi progetti sospesi, gli interventi per l’ambiente, i trasporti e la cultura. Di quei 6,5 miliardi, sono quindi rimasti solo 2,2 miliardi per il finanziamento di 181 interventi per la riqualificazione urbana, incluse le aree sportive, per lo sviluppo della competitività delle imprese e per il miglioramento delle strutture destinate alla salute. Però, tra i progetti indicati negli allegati, l’Arechi non era presente. Così, in alternativa, si è arrivati a pensare ai Fondi Europei di Sviluppo Regionale 2021-2027, quelli che sono destinati alla ricerca, all’innovazione, alla digitalizzazione, al trasferimento tecnologico, all’efficientamento energetico e alla ricerca e sviluppo. Sul sito della Regione sono riportati anche i progetti per 222,0 milioni della linea di intervento “edilizia e spazi pubblici” per la riqualificazione di diversi campi sportivi. Ma sono per i piccoli Comuni. Tra essi, l’Arechi non c’è. Tuttavia, è la delibera di Giunta Regionale n. 637 del 18/09/2025 a confermare il finanziamento FESR. Conviene leggerla. I fondi FESR sono pari a 3.874.242.592,00 ai quali vanno aggiunti quelli di co-finanziamento che debbono essere messi a disposizione dalla Regione per 1.660.389.682,00. Questa quota di soldi propri, però, può essere coperta pure utilizzando le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) dopo aver ottenuto dal Comitato interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (Cipess) la relativa autorizzazione. Fatta questa premessa, la delibera di Giunta dice che, con provvedimento n. 25/2023, il Cipess ha fissato l’importo dei fondi FSC utilizzabili per il co-finanziamento in 313.790.776,50 e aggiunge, poi, che l’art. 7 della Legge Regionale 30/12/2024, n. 25, ha autorizzato per l’anno 2025 la contrazione di un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. nei limiti di 150.000.000,00 per coprire parte di quella quota di co-finanziamento a condizione che sia esclusivamente destinato a investimenti del FESR 2021/2027. Di seguito, la delibera dice che con nota dell’8 agosto 2025 la Direttrice Generale per le Risorse Finanziarie aveva inviato a CDP la richiesta di prestito per 150.000.000,00 e che, molto tempestivamente, sotto la stessa data, l’Autorità di Gestione Regionale del FESR aveva rilasciato un elenco degli interventi che presentavano le caratteristiche idonee per essere inseriti nella programmazione FESR: – lavori di riqualificazione dello Stadio Arechi 116.843.896,17; – lavori di riqualificazione del Volpe – PalaTulimieri 22.155.987,04; lavori risanamento ambientale e valorizzazione Regi Lagni 4.022.449,23. In totale 143.022.332,44, di cui 139 milioni per l’Arechi-Volpe. In sostanza, la massima parte dei valori del mutuo originariamente chiesto per co-finanziare gli investimenti elencati nel programma FESR 2021-2027 sarebbe adesso destinata allo Stadio per lavori non previsti nell’elenco allegato al FESR. Ai fini amministrativi, nella delibera è precisato che l’istruttoria della pratica era stata compiuta dalla Direzione Generale per le Risorse Finanziarie e che costituivano una fase della stessa, a tutti gli effetti di legge, anche le risultanze e gli atti tutti richiamati nelle premesse della delibera. Per attestare la regolarità della procedura, poi, il Direttore Generale ha provveduto a sottoscrivere il provvedimento. A data odierna, non è dato sapere se la Cassa Depositi e Prestiti ha accolto la domanda dichiarandosi d’accordo su tutto questo. Ma, se l’Istituto, o qualcun altro, dovesse esprimere dubbi sulla destinazione dei fondi, cosa accadrà? Intanto, una cosa sembra inequivoca. Mentre si promettono gli Europei 2032, non si mette in moto neppure una ruspa. Salvo quella che ha sbocconcellato un poco di cemento all’esterno della curva nord grazie ai pochi fondi disponibili. Quindi, si riuscirà a fare davvero il nuovo Arechi? Avere un dubbio, può essere più che legittimo.