Nonostante le condizioni meteorologiche avverse, le ruspe sono tornate in azione questa mattina sull’arenile di Universo Beach, il tratto di costa salernitana incastonato tra i quartieri di Pastena e Torrione. Uomini e mezzi della ditta incaricata dell’intervento di ripascimento sulla litoranea orientale di Salerno sono stati avvistati al lavoro, segnando la ripartenza di un cantiere che, già prima della sospensione estiva, era finito al centro di veementi polemiche e di un’indagine giudiziaria. Secondo alcune indiscrezioni, il nuovo avvio dei lavori sarebbe stato innescato dalla bocciatura del materiale impiegato originariamente per il ripascimento, una circostanza che ha portato all’apertura di un fascicolo in Procura. Le analisi effettuate, infatti, avrebbero confermato che il materiale utilizzato differiva da quello prescritto dal capitolato. La spiaggia, inaugurata in fretta e furia lo scorso mese di giugno, era stata immediatamente presa d’assalto dai salernitani. Tuttavia, l’entusiasmo si è presto trasformato in perplessità a causa della consistenza del sedimento depositato: una “sabbia non sabbia” che ha sollevato dubbi diffusi sulla qualità dell’intervento. La questione è esplosa pubblicamente quando la consigliera di opposizione Claudia Pecoraro ha acceso i riflettori sulla vicenda, denunciando l’uso di un materiale non conforme. Le sue segnalazioni hanno innescato un’inchiesta congiunta che ha coinvolto la Capitaneria di Porto e l’ARPAC. I risultati delle analisi, giunti nel pieno dell’estate, a luglio inoltrato, hanno accertato la non corrispondenza del materiale con le specifiche progettuali, anche se, è bene precisarlo, non è risultato in alcun modo nocivo o pericoloso per la salute pubblica. La divergenza tra quanto previsto e quanto realizzato ha reso indispensabile la riattivazione del cantiere, con un probabile focus sulla rimodulazione e, verosimilmente, sulla sostituzione o l’integrazione del sedimento precedentemente sversato. La ripresa dei lavori si attendeva in realtà già dai primi giorni di settembre. A inizio mese, la notizia dell’imminente ripartenza aveva generato un’ulteriore ondata di proteste: in pieno periodo balneare, con il caldo ancora persistente, l’accesso alla spiaggia era stato interdetto al pubblico, alimentando il malcontento cittadino per la gestione dei tempi e delle priorità del progetto. Oggi, invece, il cantiere è ripartito con operatività. I cumuli di sedimento smossi dalle ruspe sono ben visibili dal lungomare, indicando che gli interventi si stanno concentrando proprio sul materiale che ha causato lo scandalo. È probabile che i lavori attuali riguardino, in prima battuta, la rimodulazione o la completa sostituzione del pietrisco non conforme. La fase successiva e più ampia del progetto, non ancora concluso, prevede il prolungamento della barriera soffolta di protezione costiera, con uno sviluppo dell’opera di difesa verso la zona di Torrione, che interesserà anche la prossimità dei vicini stabilimenti balneari. Si ricorda, infatti, che al momento dell’inaugurazione estiva non era stato possibile eseguire il collaudo definitivo proprio perché l’opera complessiva non era stata completata. La vicenda, che ha tenuto banco per tutta la stagione estiva, non è destinata a spegnersi. Il tema dell’intervento di ripascimento di Universo Beach sarà, infatti, al centro della discussione in commissione urbanistica prevista per la giornata di oggi, dove si attendono chiarimenti ufficiali sullo stato dei lavori e sulle decisioni prese in merito al materiale bocciato e alla prosecuzione dell’opera. Il ritorno delle ruspe, pertanto, non segna solo la ripresa di un lavoro tecnico, ma riapre la discussione politica e giudiziaria su un’opera pubblica attesa, controversa e costantemente sotto la lente d’ingrandimento dell’opinione pubblica salernitana.





