Il viola è il colore simbolo della Giornata Internazionale della Prematurità e, per questo, la Torre Cardiologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno si illuminerà di viola per sottolineare l’adesione alla giornata che si celebra oggi, lunedì 17 novembre.
Nel mondo un bambino su dieci nasce prematuro, cioè con una durata della gestazione compresa tra le 22 e le 37 settimane, mentre in Italia il numero oscilla tra i 25mila e i 30mila bambini prematuri all’anno.
Questa nascita anticipata comporta un incompleto sviluppo di organi e apparati, con tutti i rischi e i problemi che questo comporta. Il neonato prematuro, anche quando sopravvive, può riportare sequele neurologiche, sensoriali, respiratorie e funzionali che impattano sui comportamenti e sulla vita sociale.
Non a caso la prematurità è una condizione che può segnare in maniera irreversibile tutto il resto della vita. Ecco perché per sopravvivere, il neonato prematuro ha bisogno di reparti altamente specializzati, dotati di un adeguato supporto alle funzioni vitali, con tecnologie avanzate per sostenere la funzione respiratoria, la nutrizione, la terapia farmacologica e la prevenzione delle infezioni in soggetti immunologicamente fragili.
In questo senso, nelle strutture ospedaliere sono stati compiuti grandi passi avanti e, dagli anni ’90 in poi, si è ridotta significativamente la mortalità di questi bambini, tanto che il nostro Paese si colloca oggi tra quelli che hanno conseguito i migliori risultati.





