Carmine Barbati
“Solidarietà in divisa”, il Corpo dei Vigili Urbani di Salerno si mobilita per affrontare una delle tematiche sanitarie, etiche e anche religiose tra le più dibattute in tutto il mondo: la donazione di organi. Con una interessante manifestazione svoltasi presso il comando di Polizia Municipale di Salerno il tema è stato affrontato con la giusta serenità e con il dovuto rispetto da parte di medici, di esperti nel settore dei trapianti e ha visto anche la commovente testimonianza di due graduate del Corpo, una sottotenente trapiantata di fegato e una luogotenente trapiantata ben due volte di reni. Una giornata insomma non solo teorica, ma che ha raccolto intorno all’argomento molti operatori di polizia ma anche l’Associazione Italiana Donatori di Organo (AIDO) e quelle dei trapiantati. A fare gli onori di casa il comandante della polizia municipale salernitana, Rosario Battipaglia, a cui non solo va il merito di aver sensibilizzato il corpo che guida su una tematica così delicata, ma ha anche accolto con gentilezza e disponibilità gli ospiti presenti. A introdurre i lavori il dottor Alessandro Puzziello del Dipartimento di chirurgia specialistica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno mentre a moderare l’incontro il dottor Matteo De Martino, coordinatore territoriale dei trapianti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi di Salerno che ha introdotto l’argomento. Particolarmente seguiti gli interventi della dottoressa Carmela Policastro che da rianimatrice, si è soffermata sulla donazione di organi e sulla dettagliata spiegazione di come si arriva a questa decisione con dettagli interessanti sulla morte celebrale e sulle procedure che portano all’espianto di organi. Seguito anche l’intervento del dottor Giovanni Valeriani che ha illustrato le tecniche di dialisi e il trapianto di rene come ultima spiaggia per chi è da anni sottoposto al trattamento della dialisi. Ha chiuso gli interventi tecnico-medici la dottoressa Maria Stella Minco, nefrologa, che si è soffermata sulle aspettative di vita e sul cambiamento della qualità di vita per i trapiantati di rene. Dopo le relazioni hanno chiuso l’incontro le testimonianze di due trapiantate che appartengono al corpo della Polizia Municipale di Salerno, la sottotenente Rosangela Cestara e la luogotenente Tiziana Tulipano. La prima trapiantata di fegato dopo il ritorno alla vita normale ha scelto di continuare a lavorare e la seconda, trapiantata due volte di reni, e molto emozionata e commossa, ha anch’essa dimostrato come il ritorno alla vita per i trapiantati, dopo aver ricevuto un grande dono d’amore, è un momento di grande emozione e di cambiamento radicale dell’approccio alla vita. Una giornata positiva sotto tutti i punti di vista che ha visto in prima linea gli uomini guidati dal comandante Battipaglia rispetto ad un argomento non solo delicato, ma che coinvolge la sensibilità, le emozioni, la religione e la vita di milione di famiglie, di pazienti e di donatori.





