Nella vita si può sempre cambiare idea a maggior ragione quando in discussione ci sono idee e progetti per il rilancio economico della propria città. Ma la decisione assunta da Anna Ferrazzano, capogruppo del Popolo della Libertà al Comune di Salerno, di astenersi, durante il consiglio comunale di martedì, su due importanti ordini del giorno (la variante urbanistica e il progetto di riqualificazione dell’area del Teatro Giuseppe Verdi proposto dalla società Feudi) ha lasciato sbigottiti gli altri consiglieri pidiellini, Roberto Celano e Raffaele Adinolfi, che si sono ritrovati da soli a votare contro.
Il primo conferma che la votazione espressa dal loro capogruppo consiliare è stata diversa da quanto concordato il giorno prima durante la riunione proprio del gruppo consiliare del Popolo della Libertà, al quale erano assenti solo i consiglieri Giuseppe Zitarosa e Pietro Damiano Stasi. «Non ho nulla contro Anna Ferrazzano ma ci avrebbe dovuto almeno avvisare di questo suo cambio di opinione. Io – afferma Roberto Celano – rispetto tutte le posizioni espresse dai colleghi consiglieri, ma il mio capogruppo dovrebbe lavorare per far esprimere ai consiglieri del suo partito una posizione unitaria. Anche perché il giorno prima avevamo svolto un summit del gruppo, al termine del quale avevamo deciso di votare contro la variante al Piano Urbanistico Comunale e al progetto dei Feudi. In totale avevamo deciso di astenerci o di votare a favore sul 60% dei provvedimenti all’ordine del giorno.
Poi, in consiglio, il nostro capogruppo si è astenuto su un documento che avevamo deciso di non votare a favore. Rispetto la sua opinione, che avrà certamente cambiato durante il dibattito in aula consiliare, ma doveva avvisare prima noi che siamo i consiglieri del suo gruppo». L’esponente del Popolo della Libertà conferma,dunque, la sua posizione: «La vita di un’amministrazione si giudica principalmente sul bilancio e sull’urbanistica e noi del centrodestra siamo stati eletti perché abbiamo spiegato in campagna elettorale ai salernitani che avevamo delle idee e progetti, su questi due importanti argomenti, diversi dal sindaco Vincenzo De Luca. Avevamo proposto ai cittadini un’idea diversa di Salerno. Quindi – ribadisce Celano – nessuno vota contro a prescindere. Per quanto mi riguarda, sono contro il progetto Feudi perché lo si vuole far passare per un’opera pubblica quando invece non lo è e confermo la mia totale contrarietà alla variante urbanistica».
Insomma, il battagliero consigliere comunale del Popolo della Libertà esprime le sue perplessità in merito al comportamento del capogruppo Ferrazzano rispettando comunque la sua scelta.
Ora bisogna solo chiedersi per quale motivo l’opposizione già esigua nei numeri a Palazzo di Città si sia ritrovata spaccata su due importanti provvedimenti come la variante al Puc e il progetto di Feudi.Tutto questo non può che andare a vantaggio della maggioranza progressista che sostiene il primo cittadino che, con il passare del tempo e l’opposizione sempre più divisa, può continuare ad andare avanti senza problemi. Resta, però, il fatto che l’ex candidato a sindaco del centrodestra e leader dell’opposizione ha votato diversamente dai consiglieri del suo stesso partito dando delle motivazioni, certo, ma comportando comunque un caso politico rilevante. Sulla vicenda non resta che attendere la posizione dei vertici salernitani del Popolo della Libertà che ancora non hanno espresso una loro opinione al riguardo. Si schiereranno con Anna Ferrazzano o con Celano e Adinolfi? Ora la decisione spetta a loro.