“Il sottoscritto ing. Carlo Del Verme, con riferimento all’articolo pubblicato in data 27.10.2025 sul sito web “cronachesalerno.it” dal titolo “FALLIMENTI PILOTATI, INDAGINI A CAMPO LARGO” chiarisce che:
- non è e non è mai stato dipendente del Comune di Casal Velino (come indicato nella versione originaria del testo dell’articolo poi modificato);
- non ha ricevuto alcun atto giudiziario relativo ad una indagine di corruzione che avrebbe interessato la Sindaca di Casal Velino e, quindi, non è in attesa di un’udienza del Gup, come affermato nell’articolo;
- è completamente estraneo ai fatti descritti nel richiamato articolo e si riserva di intraprendere le opportune azioni legali a tutela della propria reputazione personale e professionale.”
^^^^^^^^^
Ospitiamo con piacere e per dovere di cronaca la lettera dell’ingegnere Carlo Del Verme per aver inserito il suo nome per una omonimia ma anche per i dati anagrafici e professionali. L’ingegnere Carlo Del Verme non è di Casal Velino, né imputato nel processo Pisapia perché non è capo ufficio tecnico del comune costiero bensì di Torchiara. Il nome e cognome dell’ing.Carlo Del Verme è contenuto nella denuncia dell’avvocato Ennio Bonadies alla procura della Repubblica di Vallo della Lucania nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento di un noto albergo cilentano. Secondo la denuncia l’Ing. Carlo Del Verme sarebbe colpevole dei seguenti reati: a) falso ideologico continuato nella CTU (Consulenza tecnica d’ufficio) inerente le proprietà immobiliari di Merola Felice, Merola Vincenzo e De Cusatis Gerarda e loro valore nella quale falsamente omette di rilevare cinque manufatti esistenti nel lotto 1) assegnando al lotto 1) un valore estremamente inferiore al reale nonché valuta ‘vile’ il contratto di fitto annuale di €. 12.000,00 della società Tenuta Punta Galera srl; b) interesse privato del coadiutore del Curatore negli atti del fallimento (artt. 228-231 Legge Fallimentare) per avere, quale CTU del fallimento Merola & C srl, preso interesse privato negli atti del fallimento svalutando gli immobili della famiglia Merola, in particolare il lotto n. 1) ed ipervalutando il canone di fitto della società Tenuta Punta Galera srl, al fine di favorire l’acquisto a prezzo di favore da parte dei fratelli Pastore.
Secondo la denuncia del titolare esecutato, Felice Merola, “l’ex presidente del Tribunale di Vallo della Lucania, dott. De Luca, conosceva bene la procedura n. 28/21 poiché aveva nominato il custode avv. Salerno ed il CTU ing. Del Verme e, durante un incontro, chiese informazioni sullo stato delle cose. In quell’occasione, constatata la mia preoccupazione, mi disse che avrebbe incontrato il custode avv. Salerno per capirne di più, con l’intento di volermi aiutare a risolvere. Nei giorni successivi fu suggerito di sostituire l’avv. Monti, che all’epoca mi seguiva, con l’avv. Angelo Gargano di Torchiara, il tutto a mezzo whatsapp tramite il cellulare della figlia del Presidente. In quell’occasione mi
furono inoltrati dei messaggi e presumo possano essere quelli che il custode avv. Salerno ha potuto inviare all’ex
Presidente o alla figlia e poi girati a me con il nome ed i recapiti dell’avvocato Gargano ed i giorni dell’incontro. A tutto ciò ha fatto seguito la mia revoca dell’avvocato Monti”.
Per questi motivi l’ingegnere Carlo Del Verme, sia pure con nome omesso e funzione diversa, è stato inserito nell’articolo in questione.
Ci auguriamo che l’ing. Del Verme possa spiegare alla Procura di Vallo e alla Lucania la sua estraneità all’inchiesta sul fallimento del noto hotel di Palinuro
Con la certezza che saremo pronti a disponibili a registrare la sua eventuale estraneità dal processo.
a.m.





