Notaio Robrto Orlando, la discesa in campo di Edmondo Cirielli ha rivitalizzato il popolo della destra e non solo quello. Una battaglia giusta?
«La discesa di Cirielli ha sicuramente galvanizzato il popolo di destra, ma credo possa costituire il riferimento di un’area più ampia, che coinvolge tutto lo schieramento che tradizionalmente fa capo al centrodestra che non si riconosce nel sistema deluchiano di potere, che cerca di resistere con inciuci politici che hanno determinato Fico candidato di quell’area. È una battaglia non giusta, ma giustissima che io avevo già auspicato qualche mese fa in un’intervista che rilasciai proprio al quotidiano Cronache, avendo individuato in Cirielli il candidato che per capacità, esperienza politica, rigore, grande determinazione e coraggio, può rovesciare il sistema di potere autoreferenziale deluchiano che ormai asfissia da 30 anni Salerno e da 10anni la Regione Campania».
Su cosa deve puntare il candidato Cirielli?
«Ritengo corretti i temi sui quali Edmondo Cirielli intende puntare per risollevare la Campania.
Innanzitutto una maggiore Diffusione della Cultura della Legalità per riprendere il controllo del territorio. Questo obiettivo andrebbe raggiunto con un contrasto alle Cause Sociali della Criminalità operando, non con il solito sistema inutilmente assistenziale che ha caratterizzato l’operato fallimentare dei Cinque stelle oggi rappresentati da Fico, ma promuovendo politiche sociali idonee a rimuovere le cause sociali che portano alla criminalità. Mi aspetto poi, da un Generale dei Carabinieri, rodato sul campo, la capacità di affiancare in modo più incisivo l’azione delle forze dell’ordine per la prevenzione e per garantire alla popolazione un maggior livello di sicurezza».
Altro punto è la Trasparenza nella Pubblica Amministrazione e la valorizzazione del merito che il sistema deluchiano fatto del circolo magico di amici ed amichetti ha volgarmente disprezzato in questi anni. Legalità, per me, significa, anche e soprattutto, trasparenza della pubblica amministrazione. Inoltre punto focale, di vitale importanza, che a mio giudizio costituisce conseguenza diretta del degrado dovuto al precedente malgoverno, è ridare dignità alla sanità campana, portandola a livelli paragonabili a quelli delle Regioni più virtuose, rimuovendo “la politica” dagli ospedali e promuovendo il merito, solo il merito.
Napoli appare un po’ il tallone di Achille, cosa bisogna fare?
Per sensibilizzare l’attenzione della città di Napoli, credo che Edmondo Cirielli, debba fare leva sui valori indicati innanzi: legalità e trasparenza della pubblica amministrazione trasformandoli da principi, in concrete azioni che siano sentite tali dalla popolazione.
Sicuramente il tema delle politiche sociali inclusive è molto sentito nei quartieri con alto disagio sociale ove, a mio giudizio è forte la necessità di politiche sociali efficaci che possano rimuovere le cause della criminalità.
Nei quartieri con reddito medio pro capite più elevato credo che il tema della sicurezza sia cruciale per far breccia in quella fascia di popolazione più conservatrice e liberale, dove Fratelli d’Italia e il Terzo Polo hanno ottenuto buoni risultati in passato. In generale, i temi dello sviluppo economico, del lavoro, della gestione dei rifiuti e delle infrastrutture (come il rilancio di Bagnoli) sono sempre cruciali per chi vuole rappresentare politicamente in modo concreto e responsabile la realtà napoletana.
Le liste degli alleati, anche a differenza degli anni scorsi, sono competitive per una battaglia difficile ma non impossibile.
Il centro-destra puntando su Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia), ha mirato a portare il “buongoverno” del Governo Meloni in Campania, focalizzandosi su legalità, trasparenza e competenza.
Concentrandomi sul nostro collegio, giudico molto positivamente le candidature sia di Fratelli d’Italia dove spiccano personalità di grande esperienza e capacità come Salvatore Gagliano, Carpentieri, Fabbricatore; di Forza Italia dove Salerno a mio giudizio è ben rappresentata da Lello Ciccone e Roberto Celano; della Lega dove emergono su tutti Santoro e l’ex Rettore Tommasetti.
Bisogna puntare su buona azione e buon governo!
Cosa farà De Luca?
Beh De Luca ha dimostrato di non voler democraticamente farsi da parte e cedere il passo al successivo candidato del campo allargato centrosinistra e 5 Stelle e pretende ancora di sedere, citandolo, a capotavola del tavolo del potere regionale, perché De Luca ormai ragiona solo in termini di potere e mai in termini di buona amministrazione. Nel frattempo, sistemato il figlio alla segreteria regionale piddina , sta cercando di riavere visibilità a Salerno, che considera proprietà privata sua e della sua famiglia, dove è stato protagonista a mio giudizio di un paio di recenti sceneggiate, che non hanno fatto altro, che dimostrare la totale insipienza dell’attuale amministrazione comunale, peraltro ridicolizzando il suo figlioccio politico che è Napoli, il quale ha dovuto subire una vera e propria umiliazione politica, forse anche ingiusta, essendo De Luca di fatto il sindaco assente di questa città in pieno degrado ed il principale responsabile. Credo che questa città meriti altro, una ventata di aria fresca che la liberi dalla stagnazione attuale senza prospettive.
Cirielli sta gettando le basi anche per le prossime comunali, è d’accordo?
Edmondo Cirielli sta facendo benissimo a guardare anche in prospettiva dopo le Regionali che mi auguro vinca in modo netto, anche per lanciare un segnale di forte cambiamento, perché un programma politico che si rispetti non deve mirare all’emergenza del quotidiano, ma deve soprattutto mirare al futuro. Il centrodestra credo debba da subito individuare un candidato unitario a Salerno che possa rappresentare una sintesi per la città, essere rappresentativo di Salerno, alternativo al sistema di potere attuale e che abbia la capacità di rivitalizzare questa città che sta soffocando nel degrado, lanciando la sfida a chi vuole mantenere lo status quo.
Un focus per concludere su Salerno
La città di Salerno credo debba trovare la sua vera vocazione.
A mio giudizio Salerno dovrebbe diventare una città di servizi turistici di eccellenza, sfruttando le sue peculiarità, la sua ubicazione, a pochi minuti e chilometri dalla costiera amalfitana, da Pompei, Ercolano e Napoli, dal meraviglioso mare della costiera cilentana, dotata di un aeroporto in espansione, dell’alta velocità che la collega con le grandi città italiane e con trasporti marittimi, però, assolutamente da migliorare per invogliare i turisti ad utilizzare Salerno come base per le loro escursioni.
Sfruttando questo, Salerno potrebbe offrire belle spiagge (e non quello scandalo ora realizzato con sabbia cementizia), con stabilimenti balneari totalmente da rivedere, riqualificare e migliorare per rendere gradevole un soggiorno in città; belle passeggiate, un ambiente piacevole dove soggiornare per scoprire anche le bellezze della città.
Una città che diventi un hub nazionale di servizi per le meravigliose località turistiche, storiche e culturali da cui è circondata in grado però di offrire servizi di accoglienza dí elevato standard e non degrado, rifiuti, sporcizia.
Una città sicura e non preda di stranieri ed immigrati senza controllo. Un centro storico riqualificato, vetrina della ultra millenaria gloriosa storia della città e non ricettacolo di sbandati, delinquenti e sudiciume senza regole. Botteghe tipiche, botteghe artigianali, promozione del commercio e dei prodotti tipici locali e non città spenta da negozi di catene senz’anima che sviliscono la bellezza e la storia della nostra città.Dovrebbe puntare sul miglioramento della mobilità cittadina con realizzazione di scale mobili che raggiungano le zone alte della città funzionanti 24 ore su 24 con servizi di sicurezza e controllo dí telecamere da remoto. Dovrebbe puntare sul miglioramento del trasporto urbano, sulla realizzazione di parcheggi interrati per liberare la città dalle auto. Tutto questo è possibile coinvolgendo i privati con project-financing e puntando sulle migliori imprese ed energie, senza calcoli o favori politici, ma solo operando per il bene della città.Inoltre Salerno deve finalmente valorizzare la ricchezza segreta che ha: quasi 4000 barche ormeggiate sul suo territorio che necessitano di servizi specializzati, di strutture specializzate, di personale specializzato che praticamente a Salerno non esistono a tutto vantaggio dell’area stabiese.
Bisognerebbe capire perché il Comune abbia fatto tramontare il pip nautico previsto alla zona industriale, perché non abbia puntato sulla vera ricchezza che avrebbe portato occupazione, stabilità e denaro alla città, puntando invece stancamente sul rituale delle luci di Natale che ogni anno peggiorano sempre più e che sono un salasso per le casse comunali prima e regionali poi.
Tutto questo è gravissima miopia politica.
Inoltre Salerno dovrebbe finalmente fare il punto sulle presunte grandi opere annunciate e quasi mai realizzate e se realizzate, subito dopo abbandonate ed alla mercé del degrado.





