di Erika Noschese
Biologo nutrizionista, docente, assessore dimissionario. Un curriculum, professionale e politico, di tutto rispetto e oggi Pietro Sessa è pronto a conquistare il consiglio regionale della Campania. Di recente, Forza Italia ha ufficializzato la sua candidatura al consiglio regionale. «Il mio impegno nasce dal territorio e si nutre del contatto diretto con le persone, con l’obiettivo di migliorare davvero la vita quotidiana dei cittadini», si legge nella biografia di Sessa. Eletto tre volte consecutivamente nel Comune di Pagani, sempre tra i più votati, ha ricoperto ruoli centrali: consigliere comunale, presidente di commissione, capogruppo, assessore con importanti deleghe come attività produttive, Suap, agricoltura, sport, grandi eventi e protezione civile. Nel 2016 è stato candidato alla Provincia di Salerno con Forza Italia, sfiorando l’elezione, e nel biennio 2024-2025 ha avuto l’onore di servire come consulente esperto presso il Consiglio dei Ministri. «Oggi sono candidato al Consiglio Regionale della Campania con Forza Italia, per dare voce e risposte concrete al nostro territorio», ha aggiunto l’ex assessore della giunta De Prisco.
Sessa, lei è candidato al consiglio regionale della Campania in quota Forza Italia. Perché questa scelta?
«Ho scelto Forza Italia perché è il partito che più rappresenta i valori del centrodestra moderato, del fare concreto e del rispetto per il territorio. Un partito che oggi, più che mai, ha il dovere di riportare equilibrio, competenza e visione in Campania».
Assessore al Comune di Pagani, ha scelto di rassegnare le dimissioni dopo la rottura con il sindaco De Prisco. Cosa è accaduto?
«Ho rassegnato le dimissioni per coerenza e rispetto verso me stesso e verso i cittadini. Quando si perde il senso del confronto e del lavoro di squadra, è giusto fare un passo indietro. Io non sono attaccato alle poltrone, ma al rispetto degli impegni presi con la gente».
Presenza e ascolto sono i punti cardine della sua campagna elettorale. Quanto e come è cambiata la politica oggi?
«La politica deve tornare tra le persone. Non bastano post o slogan: servono ascolto vero e risposte concrete. In un tempo in cui i cittadini si sentono distanti dalle istituzioni, la vera rivoluzione è esserci, sempre».
Lei è in una lista molto competitiva. Teme la sconfitta?
«La sfida è difficile, ma io ci metto la faccia, la storia, la passione. Non temo la sconfitta, temo solo l’indifferenza. Sto ricevendo grande sostegno, segno che la strada è quella giusta».
Quali saranno i temi su cui baserà la sua campagna elettorale?
«Sanità, lavoro, formazione e sostegno alle imprese. Ma anche ambiente, cultura e diritti per chi assiste familiari malati. Voglio una Regione che funzioni davvero, per tutti».
Sanità al collasso: quali proposte?
«Investire sul personale, potenziare i presidi ospedalieri, soprattutto nelle aree interne come il Cilento. Sanità vuol dire dignità. E oggi, in troppe zone della Campania, questo diritto è negato».
Giovani e cultura, da dove ripartire?
«Scuola e formazione devono dialogare con il mondo del lavoro. Basta dispersione scolastica e giovani costretti ad andare via. Cultura, sport e innovazione devono diventare leve di sviluppo».
Qual è l’appello che sente di lanciare ai suoi elettori?
«Ai cittadini chiedo fiducia. Non porto promesse irrealizzabili, ma lavoro, ascolto e serietà. Questa è la mia storia. E insieme possiamo scrivere il futuro della nostra terra».





