Diventa un caso il maxi concorso per operatore socio sanitario (Oss) in Campania. Mercoledì, a soli cinque giorni dalla prova, è giunto l’avviso relativo il rinvio da parte dell’Asl di Salerno mentre ieri quello dell’Asl Napoli 1 centro. Le prove scritte si dovevano tenere da lunedì 22 settembre. “In considerazione di sopraggiunte criticità tecniche ed organizzative, i cui tempi di risoluzione non consentono allo stato l’espletamento del concorso unico regionale per Oss nelle date già comunicate sono rinviate a data da destinarsi”, hanno informato le due aziende. I posti a tempo indeterminato previsti dal concorso, in totale, sono circa 1.200: i candidati per le prove sono oltre 25mila. La decisione ha provocato amarezza e preoccupazione tra i candidati, molti dei quali hanno segnalato la vicenda al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, chiedendo un intervento immediato: «”Credo sia arrivato ancora una volta il momento di un vostro fondamentale intervento su una questione che riguarda la nostra terra. Oggi, dopo mesi di attesa, ci è stato comunicato che il concorso è rinviato a tempo indeterminato. Siamo quasi 25mila candidati coinvolti e non ci viene data alcuna spiegazione chiara”, scrive un cittadino in una delle tante segnalazioni arrivate», ha detto Borrelli. «È inaccettabile che, dopo mesi di preparazione e sacrifici, migliaia di candidati debbano subire un rinvio improvviso senza motivazioni trasparenti e senza l’indicazione di nuove date. Chiederemo chiarimenti immediati alla Regione Campania e alle Asl coinvolte: i cittadini meritano rispetto e risposte concrete, non incertezze infinite», ha aggiunto. Il deputato ha infine annunciato che continuerà a seguire la vicenda, chiedendo la massima trasparenza e rapidità nella comunicazione delle nuove date, a tutela dei candidati e del corretto svolgimento delle procedure concorsuali. Intanto, il consigliere regionale della Lega, Severino Nappi, ha annunciato una interrogazione consiliare «per scoprire i reali motivi che ci sono dietro questa vergognosa vicenda»: «Ormai siamo alla follia e alla totale mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori e dei pazienti campani: a pochi giorni dalle prove del maxi concorso per Oss, dopo lo stop di ieri dell’Asl di Salerno, è arrivato anche quello dell’Asl Napoli 1 che rinvia tutto a data da destinarsi – ha dichiarato il capogruppo della Lega in Consiglio regionale e vice coordinatore del partito in Campania – Davvero vogliono far credere agli oltre 25mila candidati e a tutti noi che la sospensione del concorso è stata causata da non meglio precisate “criticità tecniche e organizzative”? L’unica vera criticità che si consuma ogni giorno sulla pelle dei cittadini è quella della sanità campana, che con De Luca e la sinistra, da 10 anni è diventata un’elemosina. Per fortuna tra poche settimane questi impresentabili signori se ne torneranno a casa definitivamente, nel frattempo, se hanno una coscienza, meditino sul disastro che hanno causato». Una seconda interrogazione sarà presentata dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello: «Ho presentato un’interrogazione urgente per fare piena chiarezza sul concorso, un bando atteso da migliaia di lavoratori. Le indiscrezioni su un possibile rinvio delle prove scritte stanno generando confusione e disagi, e la Regione ha il dovere di dare risposte chiare e tempestive. I candidati hanno diritto a sapere se le date ufficiali del 22, 24, 25 e 26 settembre saranno confermate o se esistono atti formali che ne prevedono lo slittamento. È in gioco non solo l’organizzazione personale e le spese sostenute, ma anche la credibilità delle procedure concorsuali pubbliche – ha detto il pentastellato – Ho chiesto inoltre che la Regione renda pubblici eventuali aggiornamenti sulla banca dati dei quesiti e garantisca misure di tutela in caso di rinvio, soprattutto per chi arriva da province lontane. Il settore OSS è strategico per la sanità campana. Mi aspetto che la Giunta regionale risponda rapidamente, confermando il cronoprogramma e avviando, se necessario, un tavolo di confronto con sindacati e le parti sociali interessate. Serve trasparenza, è un dovere verso i candidati e l’intera sanità campana». Duro anche l’intervento della consigliera del gruppo indipendente Maria Muscarà: «Da mesi migliaia di persone – circa 27mila tra Salerno e Napoli Nord – si preparano con sacrifici enormi per il Concorso Unico Regionale per Operatore Socio Sanitario. Hanno speso soldi, rinunciato a tempo prezioso con le famiglie e al lavoro, con la speranza di un futuro più stabile. A cinque giorni dalle prove, l’ASL Salerno comunica il rinvio a data da destinarsi per “criticità tecniche e organizzative”: un insulto inaccettabile», ha detto la Muscarà, denunciando «un sistema che umilia chi studia e lavora onestamente: C’è chi a 50 o 56 anni, dopo una vita di sacrifici, si rimette a studiare per dare sicurezza alla propria famiglia, e poi viene tradito da un potere che muove le leve dei concorsi come pedine. Dentro gli uffici – è il sospetto che corre – basta un comando politico per risultare idonei e magari diventare dirigenti. Ma i concorsi pubblici devono essere la garanzia di tutti, non solo per OSS e bidelli quando fa comodo». La consigliera chiede chiarezza immediata: «La Regione e l’ASL Salerno spieghino pubblicamente quali sarebbero queste criticità e fissino subito le nuove date. La sanità campana non può essere terrena di scambi elettorali né di giochi di potere. Restituite ai cittadini la trasparenza e il rispetto che meritano». Una battaglia condivisa anche dalle organizzazioni sindacali, a partire dalla Uil Fol che esprime forte preoccupazione per la decisione di annullare le prove, creando numerosi disagi a centinaia di candidati, soprattutto a chi proviene da altre Regioni e ha già sostenuto spese per viaggi, alloggi e servizi vari. «È inaccettabile che persone motivate a costruirsi un futuro lavorativo subiscano danni economici e morali», ha dichiarato Ciro Chietti, Commissario Straordinario della Uil Fpl Salerno. Il sindacato chiederà a breve chiarimenti alla Regione Campania e solleciterà l’adozione di misure concrete per tutelare i candidati penalizzati. «I concorsi pubblici devono essere un’opportunità di crescita e trasparenza conclude Chietti e non una fonte di incertezza e disagio per chi partecipa», ha aggiunto. Anche la Fp Cgil Salerno esprime forte rammarico per la comunicazione del rinvio a data da destinarsi delle prove scritte del Concorso Unico Regionale: «Tanti avevano già acquistato biglietti ferroviari o aerei, prenotato alloggi, chiesto permessi lavorativi e riorganizzato la propria quotidianità familiare per poter partecipare. Uno sforzo importante che merita rispetto. La comunicazione ufficiale, che fa riferimento a non meglio specificate criticità tecniche e organizzative, appare insufficiente alla luce della fase avanzata in cui si trovava la procedura: le commissioni erano state nominate, i partecipanti suddivisi per giornata, e il calendario era noto da settimane. Riteniamo necessario fare chiarezza su quanto accaduto e fornire ai candidati informazioni puntuali e trasparenti. In un momento in cui la sanità pubblica campana ha un bisogno concreto e urgente di personale, ogni ritardo nella conclusione del concorso rappresenta un ostacolo anche alla piena operatività dei servizi sanitari. Per questo chiediamo che venga al più presto definita una nuova data per lo svolgimento delle prove e che si garantisca la massima trasparenza su tempi e modalità di prosecuzione dell’iter. Il concorso pubblico rappresenta per molte persone un’opportunità di lavoro attesa e costruita con impegno – ha dichiarato il segretario Antonio Capezzuto – A maggior ragione in un settore essenziale come quello sociosanitario, è fondamentale che il servizio pubblico sappia trasmettere serietà, affidabilità e rispetto verso chi sceglie di mettersi al suo servizio». Intanto, la Fials ritiene indispensabile che la Regione Campania e le Aziende Sanitarie competenti provvedano a definire in tempi rapidi una nuova calendarizzazione, certa e definitiva, così da evitare ulteriori incertezze e garantire il regolare svolgimento della procedura concorsuale.





